MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Modello Milano sulla salute mentale. Tre emendamenti dem in Senato

Lorenzin prende spunto dalla ricetta meneghina per chiedere più risorse e un loro diverso utilizzo

Modello Milano sulla salute mentale. Tre emendamenti dem in Senato

Il “modello Milano“ sulla gestione della salute mentale potrebbe diventare presto un modello nazionale. La ricetta meneghina? Più risorse per la salute mentale e la garanzia di interventi strutturali da dedicare a progetti sociosanitari rivolti ai cittadini e alle cittadine, valorizzando le competenze e i ruoli dei Comuni e degli enti del Terzo settore. Con questo obiettivo la Senatrice Beatrice Lorenzin ha tradotto e depositato in emendamenti della legge di Bilancio 2024 le priorità emerse durante la seconda edizione di Milano4MentalHealth dello scorso ottobre. L’auspicio è trovare una condivisione trasversale su questo importante tema per passare dalle buone intenzioni ai fatti.

Tre gli emendamenti presentati dalla senatrice Pd. Il primo chiede di allocare almeno il 10% dell’incremento di risorse (pari a 3 miliardi per il 2023, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi per il 2026) previsto per il rifinanziamento del servizio sanitario nazionale a interventi afferenti la salute mentale, anche nella sua dimensione sociosanitaria. Secondo i dati Ocse, in Italia la spesa per la salute mentale è pari a circa 60 euro all’anno per cittadino, per un totale di circa il 3,4% del fondo sanitario nazionale, mentre è il 14,5% in Francia e l’11,3% in Germania. Il secondo emendamento propone di incrementare di 10 milioni (passando da 5 a 15) il fondo nazionale destinato al contrasto alle tossicodipendenze per il triennio 2024-26. Il terzo emendamento chiede di inserire tra i progetti finanziabili attraverso il fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità anche iniziative che riguardano la salute mentale e che si realizzano con la metodologia del budget di salute nei comuni con più di un milione di abitanti.

Lorenzin, ex ministro della Salute attualmente in Commissione Bilancio, spiega che "oggi è fondamentale promuovere l’urban health. Le persone trascorrono gran parte del loro tempo in città, ed è qui che è necessario costruire le infrastrutture e le reti per la salute mentale e il benessere psicologico". L’assessore comunale al Welfare e alla Salute Lamberto Bertolè sottolinea che "le grandi città sono da sempre il luogo dove si manifestano maggiormente problemi e difficoltà. Sono, però, anche spesso il laboratorio dove si costruiscono le soluzioni. Per questo è fondamentale che i Comuni, in quanto livelli di governo più vicini ai cittadini, siano ascoltati e messi in condizioni di costruire azioni e progetti che impatteranno poi sulla vita dei loro residenti".