Era poco prima di mezzanotte, di un giorno feriale. Stava tornando a casa dopo essersi fermata fuori con le amiche, dopo il lavoro. La linea verde della metro era già chiusa e così, per evitare di avvicinarsi alla Centrale e rischiare incontri spiacevoli, ha deciso di prendere il tram nonostante ci impiegasse il doppio del tempo. "Non lo avessi mai fatto - racconta Allegra Brandini, 26 anni di Firenze, da circa un anno a Milano per lavoro - Sono salita sul tram, mi aspettavano 15 fermate. Ho subito notato un uomo, sui 40, sdraiato sui sedili, visibilmente ubriaco, ma non gli ho dato tanto peso. Ho semplicemente evitato di sedermici vicino". Sul mezzo c’erano altre tre persone (due uomini e una ragazza) che però sono scese poco dopo. "Per un tratto abbastanza lungo sono rimasta sola con lui, quando a un certo punto ha messo le mani dentro ai pantaloni e ha iniziato a masturbarsi, nel frattempo diceva frasi incomprensibili, ogni tanto si alzava barcollando - continua Allegra - Ho pregato che salisse qualcuno. Al di là dello schifo, ho temuto il peggio.Per fortuna sono stata al telefono con un amico, che mi ha chiamata per tenermi compagnia appena ha visto la mia storia su Instagram dove raccontavo quello che stava accadendo. Mi ha tranquillizzata". Dopo un po’ le sue preghiere sono state ascoltate. Sul tram sono saliti altri due uomini, ma pur notando l’autoerotismo del passeggero, al di là di qualche occhiatina, sono rimasti indifferenti. "I due sono scesi dopo qualche fermata, in compenso è salita una ragazza - conclude la 26enne - si è seduta davanti a me, notandolo subito, mentre lui ha continuato a fare quello che stava facendo, indisturbato. A poche fermate dalla mia ho chiesto alla compagna di viaggio dove dovesse scendere. Mi dispiaceva lasciarla sola e infatti è scesa con me, per poi proseguire a piedi. È stato terribile".
Teresa Scarcella