Milano – Le novità sulla notte di Capodanno e sugli episodi di violenza sessuale che avrebbero coinvolto una ventenne e altri cinque amici, tutti residenti in Belgio, arrivano dalla Procura che due giorni fa ha aperto ufficialmente il fascicolo con l’accusa di violenza sessuale di gruppo contro ignoti.
Dopo i primi tre giorni di intense indagini, la cui operatività è delegata alla Squadra mobile di Milano, dal Quinto dipartimento spiegano che il racconto fornito della ragazza è ritenuto “dettagliato e credibile”, inoltre precisa la procuratrice aggiunta Letizia Mannella che i filmati ci sono e sono tanti, le telecamere sono in tutti i punti in cui si sarebbe consumata l’aggressione. E ancora, che in questi giorni sono riusciti a entrare in contatto con la ragazza vittima degli abusi, anche grazie all’ufficiale di collegamento, e sono, peraltro, molto fiduciosi sulla possibilità di sentire in queste ore anche la versione di tutti e cinque gli amici della ventenne, di cui hanno già da giorni l’identità.
Sul fronte della denuncia presentata da parte della giovane alla polizia di Liegi, dalla Procura milanese (che non l’ha ancora ricevuta), non è ritenuta importante ai fini dello sviluppo delle indagini, se non per i dettagli del racconto il cui riscontro si evincerà eventualmente anche dalle telecamere che si stanno rivelando “utili”. Spiegano ancora dalla Procura che la vittima, dopo l’accaduto, ha chiesto assistenza psicologica all’ospedale universitario di Liegi. E, a proposito di parallelismi con le violenze del Capodanno di tre anni fa, quando un gruppo di persone si rese responsabile di diverse aggressioni, le pm ricordano ancora che, nemmeno allora, le giovani presentarono denuncia nell’immediato. E che, anche allora, all’inizio si trattava di fatti dai contorni poco chiari, inchiesta finita poi con la condanna a cinque anni e tre anni di quattro autori della violenza.
Inquirenti e investigatori, oltre alle analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, soprattutto nel punto vicino alla Galleria attorno a mezzanotte, stanno lavorando per rintracciare anche testimoni, come l’uomo italiano che, stando al racconto della ragazza, li avrebbe aiutati dopo le aggressioni. Gli inquirenti puntano ad approfondire anche il caso – avvenuto sempre a Capodanno in piazza Duomo, ma in un contesto diverso – di molestie ai danni di una donna italiana.