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Milano - Dito Medio di Cattelan colorato di rosa, statua di Montanelli di nuovo contestata a causa del maschilismo del giornalista, le intitolazioni delle vie da rivoluzionare in nome dell’orgoglio femminile. La Festa delle donne 2021 è all’insegna anche delle polemiche, una delle quali potrebbe avere uno strascico giudiziario. Sì, perché il viceministro ai Trasporti e capogruppo della Lega in Consiglio comunale Alessandro Morelli annuncia una denuncia in Procura contro il writer Ivan Tresoldi, reo di aver colorato di rosa l’unghia del Dito Medio firmata Maurizio Cattelan: "Il tema dei diritti delle donne è importantissimo, ma niente giustifica la commissione di reati – afferma Morelli –. Abbiamo quindi presentato una denuncia presso la Procura della Repubblica nei confronti dell’”artista” Ivan Tresoldi, ovvero colui che ha “marchiato’’ l’installazione artistica L.O.V.E. di Piazza Affari".
Non basta. Morelli aggiunge: "Chiederemo con una mozione, che verrà presentata in Consiglio Comunale e in Municipio 1, che anche il sindaco Sala faccia la sua parte, facendo ripulire l’installazione e costituendo immediatamente parte civile il Comune nei confronti dell’artista e prevenendo, ove possibile, il preannunciato ulteriore atto dimostrativo nei confronti di Montanelli".
Terre des hommes, intanto, chiede una rivoluzione al femminile nei luoghi simbolo della città. "È il momento di cambiare prospettiva" grazie al quale tre mini statue al femminile sembrano prendere il posto di alcuni monumenti cittadini, ovviamente maschili. Le "mini statue" ritraggono Malala, premio Nobel, attivista e simbolo dei diritti di tutte le bambine, posta davanti al monumento a Indro Montanelli negli omonimi giardini; e poi Nandhini, la coraggiosa 14enne indiana scappata dal suo matrimonio forzato; e Rita Levi Montalcini, modello e guida per un’intera generazione di donne nella scienza.
Le installazioni per l’8 marzo sono anche l’occasione per rilanciare la petizione #UnaStatuaPerLeBambine, promossa lo scorso giugno per chiedere al sindaco Giuseppe Sala di dedicare una statua a tutte le bambine e ragazze. La parlamentare del Pd Lia Quartapelle spiega che "inserire le donne, le bambine e le ragazze nel racconto delle vie e delle piazze di Milano è un modo per cambiare prospettiva. Per vedere le cose da un altro punto di vista ed è proprio quello che serve, in questo 8 marzo così faticoso per tantissime donne italiane".
La presidente della commissione Pari Opportunità del Comune, Diana De Marchi (Pd), aggiunge: "A Milano non abbiamo statue di donne che hanno fatto grande la nostra città, il nostro Paese e il mondo. È una mancanza alla quale dobbiamo porre rimedio".