MARIO CONSANI
Cronaca

I Moratti ci ricascano: serra abusiva, indagato Angelomario

È figlio di Massimo e cugino di Gabriele che patteggiò anni fa per la sua “Bat-casa“. Stavolta il vivaio era sull’attico all’ottavo piano

La serra abusiva realizzata sul terrazzo dell’attico è stata poi rimossa

Certo la “Bat-casa“ del cugino era tutt’altra cosa. Ospitava un poligono di tiro (ispirato ad un film di Batman), piscina con ponte levatoio, cantina climatizzata, sala fitness con vasca idromassaggio, bagno turco e botola motorizzata che portava a un bunker sotterraneo. Per buona parte abusivi se Gabriele Moratti, figlio dell’ex sindaca Letizia e proprietario dell’alloggio, nel 2013 patteggiò 6 mesi di reclusione convertiti in 49mila euro di multa. Angelomario Moratti invece, secondogenito di Massimo l’ex patron dell’Inter e dunque cugino di Gabriele, pare essersi limitato ad una semplice serra non autorizzata sul terrazzo dell’attico. Niente a che vedere con i supereroi dei fumetti, dunque, al massimo con il pollice verde. Lui pure, cmunque, ora risulta indagato per abusi edilizi. I fatti risalgono in realtà ad un paio d’anni fa, quando nel giugno 2019 Moratti jr., 47anni, ricevette la visita della polizia locale nel suo bell’appartamento di via Bellotti, zona Porta Venezia. Qualcuno dei vicini, evidentemente non entusiasta del nuovo allestimento spuntato all’improvviso sul terrazzo sopra l’ottavo piano, avvertì i vigili che fecero scattare il controllo.

Quello che nel loro verbale definirono necessariamente "nuovo volume", era - come si vede nella foto - una serra in vetro piuttosto elegante, non grandissima ma spaziosa, che l’inquilino dal celebre cognome - nella vita consigliere di amministrazione della Saras, l’azienda petrolifera di famiglia - doveva aver appena fatto tirar su, dal momento che i lavori parevano in realtà non ancora conclusi.

Ce n’era abbastanza, in ogni caso, perché la relazione firmata dagli accertatori del comando di Zona 3 della polizia locale finisse, com’era inevitabile, in Procura. E di conseguenza il nome di Angelomario Moratti venisse iscritto nell’elenco degli indagati per la violazione edilizia. Il reato contestato a lui e ai due esecutori dei lavori è uno di quelli previsti e puniti dall’art. 44 dal Testo unico delle disposizioni in materia, punibile con arresto fino a due anni e ammenda fino a 50 mila euro trattandosi "di esecuzione dei lavori in totale difformità o assenza del permesso". Nel contempo, però, Moratti jr si impegnò a far smontare completamente la serra, ripristinando la condizione originaria del terrazzo. Ed è probabile che il manager abbia tenuto fede all’impegno preso e che gli addetti ai controlli abbiano potuto constatarlo in una visita successiva nell’elegante palazzo di via Bellotti. Anche così, infatti, si spiega perché la Procura potrebbe decidere stavolta di chiudere la vicenda senza processo, in assenza di danni concreti procurati dall’ “opera“ abusiva.