
Maria Ghezzi Brighenti, in arte Brighella
Milano, 22 febbraio 2021 - E' morta a Milano alla vigilia del suo 94esimo compleanno Maria Ghezzi Brighenti, in arte 'Brighella', illustratrice e disegnatrice storica de 'La Settimana Enigmistica', specialista nel disegno dei rebus.
Era sposata con l'enigmista Giancarlo Brighenti (con cui formava la coppia Briga-Brighella), considerato il papà del moderno rebus che sulle pagine della rivista ha conosciuto uno sviluppo meraviglioso. L'annuncio della scomparsa è stato dato da Alessandro Bartezzaghi, condirettore della Settimana Enigmistica, su Facebook: "Ci ha abbandonato una donna speciale, elegante e di grande talento. Si chiamava Maria Ghezzi ed ha disegnato tantissimi rebus per 'La Settimana Enigmistica'. Insieme Maria e Giancarlo Brighenti formavano una coppia spettacolare, affabile, di gusti raffinati, affiatati come non si può immaginare".
Nata a Bresso il 23 febbraio 1927, dopo gli studi presso il liceo artistico dell'Accademia di Brera a Milano, Maria Ghezzi iniziò l'attività di pittrice, disegnatrice di figurini di moda e decoratrice d'interni. L'incontro con l'enigmista Brighenti (pseudonimo Briga) l'orienta dagli anni '50 verso il disegno del rebus. Da allora, fino al pensionamento, si è dedicata al disegno delle vignette e di altri giochi enigmistici illustrati (frasi polidescritte, "Il signor Brando"). In suo onore, si svolge annualmente un concorso di invenzione rebussistica, basato su un suo disegno originale (Concorso "La Brighella"). Ghezzi è considerata l'illustratrice che ha stabilito lo standard visivo del rebus italiano, a partire dal primo rebus che ha disegnato nel 1952 (l'autore era Gian Carlo Brighenti, il capo della sezione rebus della "Settimana Enigmistica").
Alle caratteristiche principali del rebus stabilite da Brighenti - "originalità della trovata e coerenza delle parti del gioco'', ''bellezza e contenuto della soluzione" - il tratto preciso e funzionale di Maria Ghezzi aggiunse la qualità dell'"illustrazione artistica". Maria Ghezzi ha prodotto - nella sua lunga e prolifica carriera - decine di migliaia di disegni, realizzati a china. Alcuni originali sono stati esposti alla mostra "Ah che rebus!, Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia"