
Anna Giugliano è morta all'Humanitas
Milano – La Procura di Milano ha chiesto per la seconda volta l'archiviazione dell'inchiesta sul caso della 28enne Anna Giugliano, che l'8 marzo del 2023 si era sottoposta a un intervento per ridurre il peso, attraverso la chirurgia bariatrica, all'Istituto clinico Humanitas di Rozzano, nel Milanese, e che il 21 marzo era morta, dopo che due giorni prima era arrivata al Pronto soccorso ed era stata ricoverata nello stesso ospedale per via di forti dolori alla pancia e febbre alta.
Nel giugno dello scorso anno il gip Alberto Carboni, accogliendo l'opposizione proposta dai familiari della giovane alla prima richiesta di archiviazione della pm Valentina Mondovì, aveva disposto nuovi accertamenti nell'inchiesta per omicidio colposo a carico di due medici della struttura ospedaliera. Il giudice, in particolare, ha ordinato alla pm di sentire a verbale un'operatrice dell'Humanitas, la madre e la sorella della 28enne e effettuare una serie di analisi sul suo cellulare riferite ai giorni compresi tra il 10 e il 18 marzo 2023. E ciò per approfondire due profili: quello sulle informazioni date alla paziente circa le possibili complicazioni nella fase postoperatoria e l'altro sul momento in cui i due medici erano stati messi al corrente del "persistente stato febbrile e dei dolori" lamentati dalla giovane, la quale aveva annotato la sua temperatura già dal 15 marzo.
Dopo le nuove indagini, la pm ha deciso di presentare un'altra istanza di archiviazione e i familiari della 28enne, con l'avvocato Simone Ciro Giordano, un secondo atto di opposizione. A questo punto il giudice ha fissato un'altra udienza per discutere per il 13 marzo. E poi dovrà decidere nuovamente se archiviare, disporre altre analisi o l'imputazione coatta.