MILANO, 2 dicembre 2024 – Due testimoni anonimi hanno raccontato alle Iene, nella puntata del programma andata in onda questa sera, di aver visto l'incidente costato la vita a Ramy Elgaml, il 19enne morto in scooter durante un inseguimento con i carabinieri nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Secondo i testimoni, che non conoscevano Ramy, il mezzo non sarebbe scivolato ma sarebbe stato urtato dall'auto delle forze dell'ordine.
"Stavamo tornando da una discoteca. Abbiamo visto tutto, i carabinieri li hanno presi da dietro. Ho cominciato a fare tantissimi video. Un video mi è stato cancellato da un carabiniere. Poi ho fatto tanti altri video e mi sono stati cancellati da altri due carabinieri" ha detto uno dei presunti testimoni oculari.
Sulla dinamica dell'incidente si sono espressi anche alcuni amici di Ramy, sempre ai microfoni delle Iene: "Lo avrà fatto accidentalmente, ma allora perché cercare di occultare le prove?". Secondo i ragazzi, "i mezzi per sistemare le strade" sarebbero addirittura arrivati "prima dei mezzi di soccorso". Sentita anche Nada, la fidanzata di Ramy che, così come numerosi altri amici, ha negato che il ragazzo fosse un rapinatore. "Lavorava dalle 6 del mattino alle 6 del pomeriggio". "Io mi sento più italiana che marocchina" ha detto Nada. "Ramy uguale, si sentiva italiano".