
Gino Strada (da Facebook)
È previsto per la prossima settimana il rimpatrio della salma di Gino Strada, il fondatore di Emergency morto ieri in Normandia all'età di 73 anni. Lo spiegano dalla stessa olus, che sta pensando al modo migliore per permettere ai tanti sostenitori dell'organizzazione di dare un ultimo saluto al medico chirurgo. Oggi, sul cancello della sede dell'Ong a Milano, qualcuno ha lasciato dei fiori bianchi, in ricordo del fondatore.
Intanto in diverse città d'Italia già si pensa di intitolare vie, piazze o luoghi pubblici a Strada. A Sesto San Giovanni, sua città natale, il sindaco Roberto Di Stefano ha annunciato che chiederà una deroga al prefetto ai normali tempi di intitolazione per poter omaggiare "un simbolo della nostra città" dando il suo nome a un luogo pubblico. Per Milano, dove c'è la sede principale di Emergency, è partita una petizione social sempre con lo stesso obiettivo, ma più specifico: "Intitoliamogli piazzzale Cadorna", con l'intento di sotituire al nome del generale quello di un uomo che per tutta la vita è stato contro le guerre e che alle vittime dei conflitti ha dedicato la propria missione.
La figlia di Gino Strada, Cecilia, che a sua volta era stata alla guida di Emergncy e oggi si dedica ai salvataggi dei migranti del mare, ha salutato (come ieri) il padre postando un video. E' quello del salvataggio realizzato ieri dalla nave ResQ- saving people, il primo portato a termine dalla spedizione, proprio nel giorno della morte del fondatore di Emergency: "Una vita andava via, ottantaquattro vite salivano a bordo. In salvo. E mi sembra un buon modo di salutarlo. Ciao papi. Buon vento, mare calmo".