REDAZIONE MILANO

Morto Tullio Abbate imprenditore-mito della motonautica

Aveva 75 anni, sulle barche costruì una vita di successi Tra i suoi amici Villeneuve Senna e i divi di Hollywood

MILANO

Se la notte scorsa avete sentito dei tuoni in cielo non era il temporale, ma Tullio Abbate (75 anni) che finalmente ha ritrovato due vecchi amici, Ayrton Senna e Gilles Villeneuve, e con si è messo a correre a tutto gas tra le nuvole. L’ultimo gigante del lago se n’è andato ieri mattina, in un letto del San Raffaele dov’era ricoverato da fine marzo per coronavirus. Ha lottato fino alla fine, ma questa corsa non è riuscito a vincerla. Il suo "coer de acqua e de lamiera" si è fermato, ma citando le parole che Davide Van De Sfroos aveva dedicato una canzone (“Il costruttore di motoscafi“) a suo padre, Guido Abbate, "cun la barca che se impenna cun la barca che la dunda, poe rüverà la breva a scancélà questa mia scia ma el sègn de la mia storia el purterà mai via", il segno della sua storia nessuno potrà mai cancellarlo. Nato nel 1944 con la luce del suo lago negli occhi Tullio era predestinato della nautica, il lavoro che la sua famiglia si tramandava di generazione in generazione da quando il nonno aveva iniziato costruendo barche da lavoro che il padre aveva trasformato in barche da diporto. Con i fratelli Bruno e Chicco, Tullio è cresciuto imparando a correre sull’acqua: a 16 anni ha vinto l’European Powerboat Championship a Cannes nel 1960. Tre anni dopo, con una barca da regata che si è costruito da solo, il trionfo alla Centomiglia del Lario, la sua gara. Se papà Guido era stato il mago del legno Tullio sperimentò materiali moderni come la plastica rinforzata con la fibra di vetro, carbonio e materiali hi-tec abbinati a motori Ferrari, Porsche, Lamborghini.In 45 anni sono state oltre 8.500 le barche plasmate dalla sua genialità.