REDAZIONE MILANO

Un’altra moschea abusiva a Milano? Sardone: “Lavori in corso nella zona di via Padova”

La denuncia dell’eurodeputata della Lega, dopo la segnalazione di alcuni residenti: “Sono preoccupati. Sarebbe il quarto centro di preghiera islamico nella stessa area”

Musulmani durante una preghiera (foto di repertorio)

Musulmani durante una preghiera (foto di repertorio)

Milano, 21 gennaio 2025 – Un’altra moschea abusiva a Milano? È quanto di cui parla Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale milanese della Lega, dopo aver ricevuto una segnalazione da chi abita nella zona di via Padova.

“I residenti del quartiere mi hanno segnalato dei lavori dentro uno stabile in Via Paruta 62. Questi lavori sarebbero destinati alla costruzione dell'ennesima moschea abusiva in città. Basta cercare su Google per rendersi conto che non si nascondono nemmeno. Si tratterebbe della Moschea Baitul Maamur e sui motori di ricerca si vedono le foto recenti dei lavori in atto in un capannone. Addirittura ci sono commenti di alcuni membri che parlano appunto di un centro culturale islamico già attivo”, si legge nella nota di Sardone.

E prosegue: “Di fronte allo stabile non sono segnati cartelli di inizio lavori e il rischio, serio, è che si tratti dell'ennesimo abuso come recentemente abbiamo visto per la moschea in costruzione nel quartiere di San Siro”.

"I residenti – aggiunge l’eurodeputata – sono giustamente allarmati. In una zona che sprofonda, giorno dopo giorno, nel degrado ci manca solo una moschea abusiva. Tra l'altro sarebbe il quarto centro di preghiera islamico nella stessa area: infatti abbiamo la Casa della Cultura islamica in Via Padova 144, la Moschea Mariam in Via Padova 366 e la futura moschea in Via Esterle dove già ora, totalmente fuori dalle regole, si prega periodicamente”.

Infine, Sardone fa sapere che chiederà “immediatamente al Comune di attivarsi e di bloccare eventuali illeciti”. “Di sicuro – conclude – questa zona è completamente abbandonata e si sta trasformando in un ghetto islamico, con il rischio sempre più attuale di trovarci a convivere con una periferia islamizzata e quindi pericolosa come purtroppo già vediamo in tanti quartieri in Europa. Ricordo tra l'altro che le cronache degli ultimi anni hanno riportato l'arresto di fondamentalisti che vivevano in questa zona”.