Duello in Consiglio comunale tra il consigliere della Lega Samuele Piscina e la vicesindaco Anna Scavuzzo sulla futura moschea in via Esterle. Il segretario milanese del Carroccio denuncia e chiede alla numero due di Palazzo Marino perché nello stabile comunale assegnato alla Casa della Cultura musulmana si svolgano già preghiere e attività nonostante non ci sia nessuna autorizzazione e neppure l’agibilità dello stabile. Scavuzzo replica con queste parole: "La Prefettura sta accompagnando il percorso della comunità islamica e ha chiesto di non lasciare abbandonato lo spazio di via Esterle, perché si è proceduto a un allontamento delle persone che, precedentemente all’assegnazione dell’immobile alla comunità islamica, l’avevano occupato irregolarmente. La Prefettura non si vuole trovare nelle condizioni di dover fare un nuovo sgombero. E dunque hanno chiesto di svolgere una serie di attività, naturalmente compatibili con il fatto che non c’è il Certificato prevenzione incendi e l’agibilità, perché è uno spazio in disuso".
Non solo. Scavuzzo difende a spada tratta la Casa della Cultura musulmana, guidata da Mahmoud Asfa, premiato nel 2009, ai tempi dell’amministrazione Moratti, con l’Ambrogino d’oro: "Siamo di fronte a una comunità dialogante, che cerca di capire come poter realizzare un luogo di culto in via Esterle secondo le leggi. Hanno cominciato a mettere mano al progetto della moschea, che ancora non è stato presentato al Comune, anche perché c’è un’ulteriore difficoltà, sorta dal confronto con Ferrovie dello Stato, che incredibilmente non ha ancora assegnato la deroga per realizzare un luogo di culto in prossimità della massicciata della ferrovia, nonostante intorno all’immobile di via Esterle ci sia tutto tessuto urbano consolidato. C’è stato un sopralluogo proprio la scorsa settimana su richiesta della Prefettura per capire come realizzare la nuova moschea, uno spazio non enorme, peraltro, circa 700 metri quadrati".
Nel mirino della vicesindaco finisce "la legge regionale sui luoghi di culto che, nei fatti, è incostituzionale, tanto che sta per essere presentato un nuovo ricorso. Incostituzionale non soltanto a danno dei musulmani ma dei fedeli di tutte le religioni. Incontro persone che lamentano il fatto che a Milano non si riescano a costruire nuovi luoghi di culto, perché i vincoli che prevede la norma sono incompatibili con le attività".
La controreplica di Piscina: "Sono soddisfatto dalla risposta della Scavuzzo. Ma bastava dire che lo spazio è utilizzato senza rispettare le normative. Quanto sta accadendo in via Esterle è gravissimo".