Milano – Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia in Comune, la Casa della Cultura musulmana ha firmato l’atto che gli concede il diritto di superficie per 30 anni degli ex bagni pubblici comunali di via Esterle. La prima moschea regolare a Milano è a un passo. Qual è la posizione di voi azzurri?
"Credo che non ci sia niente di male in questo atto, l’Italia è uno Stato laico, la Costituzione garantisce libertà di culto e pari dignità a tutte le religioni. Nel caso di via Esterle, bisogna rispettare la legge, quanto deciso dal bando comunale, sgomberare gli ex bagni dagli abusivi e lasciar spazio ai musulmani".
Voglio dire di più...".
Prego.
"Auspico che ci siano altri centri islamici che possano operare alla luce del sole e non negli scantinati, dove non si sa ciò che accade. Regolarizzare le moschee – i musulmani a Milano sono circa 70 mila, un numero importante – è un modo anche per controllare ciò che succede in quei luoghi. La nostra società è multireligiosa e centri di preghiera autorizzati possono migliorare la convivenza civile".
Nel centrodestra, però, FdI e Lega hanno posizioni più dure nei confronti dei musulmani rispetto a quella di FI. Il centrodestra deve uscire dal tabù Islam, in una fase in cui non si parla più di attentati?
"Il compito di FI e dei partiti moderati è di far sentire la loro voce. La mia è una posizione incentrata sul rispetto della legalità, tenendo in debita considerazione, naturalmente, anche la legge regionale che mette paletti ben precisi sull’apertura di nuovi luoghi di culto. Non condivido le prese di posizione a prescindere contro la comunità musulmana da parte di alcuni esponenti del centrodestra. Questo tipo di posizioni rischiano di provocare un effetto contrario a quanto magari auspicano, cioè rischiano di creare anche in Italia, come già ci sono in Francia, l’effetto banlieue. Nel quartiere San Siro, dove vivo, una parte della comunità islamica vive al di fuori delle leggi e questo non va bene. La contrapposizione rigida contro gli immigrati musulmani appena arrivati nel quartiere ha creato emarginazione invece che integrazione. E gli effetti di quelle scelte sbagliate ora li paga chi vive a San Siro".
Lei accennava alla legge regionale. Non è che qualche esponente del centrodestra cercherà di usare quella norma o di modificarla per fermare la moschea in via Esterle?
"Spero che prevalga il buonsenso e nessuno pensi di modificare la legge regionale per impedire l’apertura di moschee regolari. Uno stop forzato a quanto stabilito da un bando regolare potrebbe anche provocare atti di violenza che nessuno auspica".