MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano, la moschea di via Meda si allarga. "La copertura è a rischio crollo"

Il Municipio 5 dà il via libera all’ampliamento dello spazio islamico: "Il Coreis rispetta la Costituzione"

Il centro islamico in via Meda all’interno e una ripresa dall’alto dell’edificio

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Milano - La moschea al-Wahid di via Meda si allarga. Parliamo dello spazio islamico in zona Ticinese che ospita anche gli uffici della sede nazionale della Coreis Italiana (Comunità religiosa islamica italiana) e la sede dell’Accademia di Studi Interreligiosi Isa (Interreligious studies academy). Alla fine dello scorso anno i vertici della mosche hanno inviato al Comune un progetto di ampliamento degli spazi, un documento che la direzione Urbanistica di Palazzo Marino ha inoltrato al Municipio 5. Nella delibera del “parlamentino’’, che ha fornito parere positivo sul progetto, si parla di "un intervento di ampliamento di un servizio religioso esistente mediante demolizione del locale deposito e rimessa auto per realizzare una sala della preghiera nonché della modifica di un piccolo deposito, risalente al 1941, per costruire servizi igienici raggiungibili dall’area del cortile".

Il restyling e l’ampliamento del luogo di preghiera per i seguaci di Allah sono motivati da un’analisi delle condizioni attuali dell’immobile: "Il manufatto verso oggi in una situazione di degrado avanzato e la copertura, ammalorata in diversi punti, è a rischio crollo – si legge ancora nella delibera del Municipio 5 –. Le motivazioni che spingono la proprietà (il Coreis, ndr ) a intervenire sono legate da un lato a mettere in sicurezza le strutture garantendo l’incolumità delle persone che utilizzano gli spazi e dall’altro a migliorarne la qualità e comfort interno". Il via libera del Comune e del Municipio 5 è arrivato senza troppi problemi perché la comunità Coreis è considerata "un’esperienza virtuosa di integrazione, nel pieno esercizio, rispetto e pratica dei principi e dei dettami costituzionali".

Il presidente del Coreis Yahya Sergio Yahe Pallavicini è considerato una tra le voci più autorevoli dell’Islam aperto e moderato. Non è un caso che il Internet della Comunità islamica rivendichi il fatto che "nella moschea Al-Wahid si tengono ogni venerdì sermoni in lingua italiana pronunciati da imam italiani. Pregano in moschea musulmani di ogni provenienza tra i quali senegalesi, turchi, bosniaci, pakistani, marocchini, egiziani, malesi e indonesiani. Inoltre, gli spazi della moschea Al-Wahid sono un punto di riferimento, di scambio e incontro, per la cittadinanza, le istituzioni, le diverse fedi religiose e per le delegazioni da tutto il mondo islamico in visita in Italia. Durante l’anno scolastico si organizzano visite guidate condotte dalla sezione Giovani della Coreis Italiana per scolaresche e insegnanti che aderiscono al progetto “Dentro la moschea”".

Spazio islamico, ma non solo. In via Meda 11, proprio di fianco alla moschea, la società Disegnare srl ha chiesto al Comune il via libera per la ristrutturazione edilizia dell’autorimessa di via Meda 11, "con cambio d’uso per realizzare un edificio con destinazione prevalente residenziale" di sei piani fuori terra, più due piani interrati e box. Permesso accordato da Palazzo Marino ma contestato da Coreis con un ricorso al Tar.

La Comunità islamica contesta anche la parte del Pgt (Piano di governo del territorio) che autorizza opere simili "in presenza di un luogo di culto e dei relativi spazi inclusi nel Piano delle attrezzature religiose". Sì, perché uno dei muri perimetrali dell’autorimessa confina con la moschea al-Wahid e con la sede di Coreis. Una contrarietà alla realizzazione del nuovo complesso residenziale motivata anche dal fatto che da mesi i fedeli utilizzano la corte interna per la preghiera, così da garantire il distanziamento e rispettare le normative anti-contagi. In attesa di capire come si concluderà il contenzioso amministrativo, non resta che prendere atto che l’area interna degli immobili di via Meda 9 e 11 potrebbero subire profondi cambiamenti già a partire dai prossimi mesi.