
Mostra a Milano: Il Comune celebra il Battaglione Azov di Mariupol
Sta facendo discutere su più fronti la mostra patrocinata dal Municipio 1, quello del centro milanese, dal titolo “Eyes of Mariupol. Uno sguardo negli occhi dei difensori di Mariupol“. A finire nel mirino delle critiche di esponenti di sinistra, la foto usata sulla locandina: un ritratto in bianco e nero del volto di Denys Prokopenko, comandante del Battaglione Azov, la cui carriera militare è stata segnata dalla militanza attiva nel gruppo ultras neonazista “White Boys Club” supporters della squadra di calcio di Kiev, la Dynamo Kyiv. La rassegna, esposta al pubblico in via Dante dal 3 al 17 settembre e successivamente al Museo del Risorgimento, doveva essere un racconto della della resistenza degli ucraini a Mariupol attaccata dall’invasore russo. Un’iniziativa organizzata dall’associazione UaMi e dal Consolato Generale d’Ucraina a Milano che nelle intenzioni "era nata come un’occasione di conoscenza della storia di questa resistenza, non una celebrazione" ha spiegato il presidente del Municipio 1, Mattia Abdul Ismahil. Propositi che non sono arrivati a tutti. Oltre alle centianie di mail ricevute dal comitato per il Donbass antinazista, che chiede di sospendere la mostra, ha rincarato la dose anche Enrico Fedrighini, consigliere comunale della lista di Beppe Sala. "Non in mio nome. Patrocinio del Comune ad una mostra simboleggiata dall’immagine del capo del battaglione Azov. Mi dissocio come Consigliere comunale". Denuncia a cui ha preso parte anche Rifondazione Comunista: "È così che il Comune di Milano, tanto attento ai diritti promuove la pace? Riteniamo gravissimo questo patrocinio e chiediamo l’annullamento dell’evento".
M. R.