Si avvicina il Giorno della Memoria e Rho propone pietre di inciampo, mostre, presentazioni di libri, spettacoli. Il programma prende il via il 17 gennaio con il percorso "Inciampando nella Memoria". Alle 9 il sindaco Andrea Orlandi raggiungerà con alcuni giovani studenti le pietre di inciampo dedicate ad alcuni deportati rhodensi: Giovanni Barlocchi, Gaetano Bellinzoni, Giuseppe Cecchetti, Ambrogio Farina, Carlo Martini, Mario Martini, Pietro Meloni, Angelo Moroni, Mario Quaroni.
Sabato 18 alle 10 nella Sala Convegni di Villa Burba, verrà inaugurata la mostra "Oltre quel muro. La Resistenza nel campo di Bolzano 1944 – 1945" realizzata da Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi per conto della Fondazione Memoria della Deportazione, con l’Alto Patronato del Capo dello Stato. Curatrice la rhodense Carmen Meloni di Aned. Milano. Sempre il 18 alle ore 16, in piazza San Vittore, è in calendario un secondo evento dal titolo "Le Pietre d’Inciampo a Rho", che vanta il patrocinio del Comune di Rho ed è organizzato da CRAL Operatori Sociosanitari del Rhodense.
Sabato 25 gennaio alle 16, nella sala convegni di Villa Burba, presentazione del libro "Il boia di Bolzano" su Michael Seifert e il suo processo, scritto da Stefano Catone. Giovedì 30, alle 10, l’auditorium Padre Reina di via Meda ospiterà lo spettacolo teatrale "Al di là del muro. Un artista nel lager" di e con Martina Carpi, tratto da "Il diario di Gusen" di Aldo Carpi. Musiche di Fiorenzo Carpi, compositore di musiche per il teatro, il cinema e la televisione. Le musiche saranno eseguite al pianoforte, dal vivo, dal maestro Marco Mojana, già collaboratore di Fiorenzo Carpi.
Il 28 gennaio alle 21, sarà in scena "Il cacciatore di nazisti" con Remo Girone. Lo spettacolo basato sugli scritti di Simon Wiesenthal, vanta la regia di Giorgio Gallione.
"Entriamo in un anno particolare, in cui celebriamo gli ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz e, simbolicamente, di tutti i campi di sterminio nazisti, ma anche gli ottant’anni dalla Liberazione dal regime nazifascista nel nostro Paese, che ricorderemo con un’enfasi speciale. Siamo in una fase storica in cui i sopravvissuti sono rimasti pochi e occorre passare il testimone da loro alle nuove generazioni, ma anche per gli adulti è importante ricordare ciò che è stato", commenta il vicesindaco Maria Rita Vergani.
Davide Falco