
Un’immagine simbolo del “mitico“ Puch, moto da cross in auge fra i ragazzi negli anni '70
Milano, 9 dicembre 2020 - È la rivincita del mitico Puch 125 , motorino da cross di gran voga negli anni ’70. Un esemplare a suo tempo rubato ora è stato finalmente restituito al proprietario. Dopo qualcosa più di 42 anni. A voler essere positivi, una vicenda singolare che testimonia di come la giustizia, che magari avrà i suoi tempi, alla fine però arriva. Anche se c’è da giurare che, salvo improbabilissime circostanze diverse, il fascicolo aperto in Procura dopo il sequestro disposto in seguito alla denuncia per ricettazione, finirà dritto dritto nell’archivio cui è destinato visto l’intermezzo di tempo trascorso, sufficiente a far scattare non una ma forse tre o quattro prescrizioni. Un bel colpo di fortuna in ogni caso, il ritrovamento del Puch, fortuna aiutata però dallo scrupoloso controllo della Polizia stradale.
Tutto era partito da una richiesta presentata alla Motorizzazione dal prorietario del vecchio motociclo, titolare di una ditta milanese di acccessori per l’arredo, allo scopo di poter inserire il Puch nell’elenco dei veicoli di interesse storico. Però i documenti del motorino non c’erano più, così la pratica poteva andare a buon fine solo dopo un controllo tecnico sul mezzo, come previsto da una circolare del Ministero dei trasporti per i veicoli “di origine sconosciuta“. E qui è entrata in gioco la Polizia stradale, chiamata ad una verifica sul telaio del Puch d’antan, che a fine anni ’70 spopolava tra gli adolescenti in competizione con l’altrettanto celebre Caballero . Niente da segnalare, nel cervellone computerizzato delle denunce, sul numero di telaio “punzonato“ sullo sterzo. Solo che, stando alla casa costruttrice (Frigerio era il “cognome“ poco noto del Puch) anche il motore avrebbe dovuto avere lo stesso numero del telaio.
Ecco invece la sorpresa. Quell’esemplare di motore - anno di costruzione addirittura 1972 - aveva stampigliato un numero diverso da quello del telaio. E inserito nel “cervellone“, risultava come appartenente ad un Puch, con targa diversa, il cui furto era stato denunciato ai carabinieri di Bergamo dal suo proprietario, oggi 70enne, la bellezza di 42 anni fa. Quando qualcuno gli fece sparire il suo amato motociclo da cross, eravamo in effetti nel lontanissimo aprile del 1978. A pensarci, quella era un’Italia ancora attonita per il sequestro del presidente della Dc Aldo Moro e il massacro della sua scorta, avvenuti solo un mese prima.