Un sistema di packaging riutilizzabile – o meglio, riconsegnabile – in grado di ridurre le emissioni di CO₂ dell’84%, il consumo di energia dell’80% e quello di acqua del 76% rispetto alle confezioni monouso. Ad averlo messo a punto è una startup tutta milanese fondata alla fine del 2021 da Tomaso Torriani (Ceo), Alberto Cisco (Cco) e Andrea Cipollone (Coo). Si chiama Movopack e oggi conta, tra i suoi clienti, più di cento realtà italiane e straniere. "Forniamo alle aziende retailer e di e-commerce imballaggi personalizzabili realizzati in materiale riciclato, come bottiglie di plastica o polipropilene intrecciato – precisa Torriani – L’innovazione sta nel fatto che i compratori, una volta ricevuto il prodotto, non buttano via l’involucro, ma lo piegano e lo reinseriscono nella propria casella postale. Da qui il pacchetto, grazie a un’etichetta di spedizione integrata, farà ritorno a noi, che, dopo averlo igienizzato e controllato, lo restituiremo al venditore pronto a essere impiegato per altre spedizioni, almeno venti".
L’efficienza logistica deriva dalle partnership stipulate con diversi sistemi postali, che assicurano una copertura completa su scala europea. Ma come nasce un’idea così innovativa? "Tutto deriva da una mia intuizione - continua il Ceo - Dopo essermi laureato in ingegneria al Politecnico, ho lavorato per qualche anno in un grande fondo di private equity che investe in società green. Durante quell’esperienza ho capito quanto la sostenibilità ambientale stesse diventando, fortunatamente, sempre più centrale a livello internazionale e ho avuto modo di studiare modelli di aziende attive nell’ambito. Così, mi sono accorto che mancava una realtà che fornisse soluzioni di packaging circolare su ampia scala, ossia che non fosse specializzata solo su una specifica tipologia di prodotti. Movopack è nata ufficialmente quattro anni fa, ma è dal 2023 che il sistema è entrato in funzione a pieno regime". E grazie a un importante round di finanziamento chiuso a novembre scorso, la startup è pronta ad avviare la sua attività anche Oltremanica. "Saremo i primi del settore a operare nel Regno Unito - commenta Torriani - Per noi è davvero un grande risultato: si tratta di un mercato ampio, servito da un sistema postale, il Royal Mail, assai efficiente e capillare".
Ma l’Unione europea e i suoi standard restano centrali per Movopack, già attiva in tutta Italia e in Spagna. Il riferimento, in particolare, è alla Ppwr (Packaging and Packaging Waste Regulation), la regolamentazione europea in materia di rifiuti, votata a febbraio, che entrerà in vigore dall’agosto 2026. A partire da quella data, le aziende attive nei Paesi membri saranno sottoposte a precisi vincoli di sostenibilità in base al settore di appartenenza. "Per la precisione, entro il 2030 le realtà di e-commerce dovranno impiegare una percentuale di packaging riutilizzabile pari al 40% - afferma lo startupper - Quella che si richiede è una completa inversione di rotta rispetto ai valori attuali: basti pensare che, a oggi, gli imballaggi riciclabili disponibili sul mercato non superano lo 0,01% dell’offerta totale. La nostra realtà, quindi, mira a diventare un player di riferimento in tutta Europa".
Accanto alle potenzialità offerte da un’espansione su scala europea, i progetti in cantiere sono diversi. Uno è già in fase di attivazione e riguarda la creazione di un sistema di packaging “business to business”, ovvero dedicato alla movimentazione di merci tra magazzini. "Molte aziende con le quali lavoravamo hanno iniziato a chiederci di rifornirli non solo di imballaggi per la vendita al dettaglio, ma anche di contenitori adatti alla logistica d’ingrosso – spiega Torriani -. Così, abbiamo realizzato una scatola, in materiale plastico e dotata di chiusura a incastro, adatta a ospitare componentistica di vario genere, ad esempio elettronica o farmaceutica. Il principio di base resta invariato: una volta svuotata, l’operatore la piega e la accatasta con le altre su un bancale. Siamo noi a occuparci del ritiro, del controllo e del rinvio alla ditta". Un’altra idea, che sarà portata avanti nel corso del prossimo anno, si concentra sullo sviluppo di piattaforme online personalizzate per ciascuna azienda e utili a gestire un “piano di ricompense” dedicato ai consumatori finali. In altre parole, i clienti delle realtà e-commerce che si avvalgono del servizio di Movopack, avranno accesso a un sito che, in seguito alla riconsegna dell’imballaggio, assegnerà loro dei premi. "È un modo per coinvolgere da vicino gli utenti e farli sentire parte di una rivoluzione ambientale che passa anche dalle loro scelte quotidiane", conclude il CEO.