ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Ora è emergenza muffa nei palazzi comunali di via Appennini

Infiltrazioni e cattivo odore nelle torri ora gestite da Metropolitana Milanese. L’Ats: «Situazione antigienica, non basta la manutenzione ordinaria»

Le infiltrazioni d'acqua e muffa

Le infiltrazioni d'acqua e muffa

Milano, 9 settembre 2018 - Un locale, adibito ai rifiuti, dove da più di un anno, per motivi che nessuno ha mai chiarito ai residenti, piove dal soffitto. Colonizzato da disgustosi vermi bianchi che galleggiano tra le pozze sul pavimento: il fetore è nauseante. Ed è lo stesso miasma che si sente dentro un appartamento della torre di via Appennini 92, in zona Gallaratese. La torre è uno stabile comunale da 10 piani, di recente costruzione e passato sotto la gestione di Metropolitana Milanese (MM) da fine 2014. La vita per alcuni è «infernale», ma non per abusivismi o criminalità.

Tutto è iniziato a luglio dell’anno scorso, quando i residenti hanno notato gocciolare acqua dal soffitto della stanza, al piano terra, dove ci sono i bidoni della raccolta differenziata. «A febbraio la situazione è peggiorata, pioveva letteralmente all’interno ed è caduto un plafone. I tecnici di Mm hanno fatto un sopralluogo ma senza risolvere la situazione» spiega un’inquilina, Silvia Lovieto. L’umidità, come una specie di blob mefitico, ha cominciato a comparire anche dentro gli appartamenti. A partire dal primo piano, dove sin dal 2010 vive una coppia di disabili. Dall’estate dell’anno scorso i muri della cucina e della camera da letto sono invasi da infiltrazioni e muffa.

«Muffa che è penetrata col passare del tempo fin dentro gli armadi della camera che abbiamo dovuto svuotare. Metà dei vestiti li ho dovuti gettare» spiega Elisabeth Mikael Tekie. 61enne di origini eritree ma italiana da 40 anni, disabile al 70%. Il marito Giacomo Campodorico, che di anni ne ha 73, è disabile al 100%. Un tempo era capitano di nave, ora è un uomo chiuso in sé: «Mio marito non parla perché è devastato psicologicamente e depresso. Nessuno merita di vivere in queste condizioni» dice la signora Tekie. Il parquet della cucina è coperto di stracci per assorbire le perdite d’acqua. Ma soprattutto si respira un odore intollerabile, nonostante sia tutto pulito, «dello stesso tipo di quello del locale per l’immondizia» puntualizza la donna.

I tecnici dell’ufficio igiene dell’Ats (l’Agenzia di tutela della salute) il 6 luglio hanno fatto un sopralluogo, certificando che l’alloggio presenta «tracce di umidità permanente, difformità non risolvibile con normali interventi di manutenzione» ed è, pertanto, «antigienico». Eppure nessuno ha informato i due coniugi sul loro destino né se o quando traslocheranno. Anche nella casa di Rosanna Rufano al terzo piano sono comparse macchie di umidità sul muro nel soggiorno: «Ho trovato anche dei vermicelli» dice l’inquilina. Si sono sollevati tasselli dal parquet: «Ho mandato diverse segnalazioni a MM, anche tramite il nostro avvocato, ma nessuno ha mai risposto». E le cose non sono messe bene neppure ai piani alti. Al settimo abita Walter Caforio: «I problemi sono sorti in questa torre sin dall’inizio, con le macchie sul muro nella mia camera quando piove. E poi malfunzionamenti all’ascensore e disservizi per riscaldamento e acqua calda gli anni scorsi. La manutenzione di Mm? Dico solo che rimpiangiamo la gestione di Aler». Di certo, nelle torri di via Appennini, nell’ultimo anno e mezzo i problemi sono stati continui: a seconda dei mesi si è registrata la mancanza di acqua o di acqua calda negli appartamenti, il funzionamento a singhiozzo degli impianti di riscaldamento e, infine, le infiltrazioni d’acqua.