
Un agente della Polizia locale di Milano
Milano, 12 maggio 2022 - Hai scaricato la App del Fascicolo del Cittadino del Comune sul tuo telefonino? Detieni un Sistema pubblico di identità digitale (Spid)? Sai come funziona la lettura di un QRCode tramite smart phone? Puoi pagare una multa al Codice della strada entro cinque giorni con lo sconto del 30% e, soprattutto, senza le spese di notifica dell’infrazione inviata a casa. Nel caso in cui non utilizzi App, Spid e QRCode, invece, avrai la possibilità di usufruire dello sconto del 30% ma dovrai pagare la notifica.
È polemica tra Forza Italia e Giunta sul nuovo metodo digitale con cui il Comune ha deciso di comunicare agli automobilisti le multe. Sul parabrezza dell’auto in sosta vietata – ad esempio – gli agenti della Polizia locale non lasciano più il verbale cartaceo come un tempo, ma solo un avviso di infrazione (Adi) con cui l’automobilista può pagare la sanzione solo se ha scaricato l’App comunale, ha uno Spid e sa come leggere il QRCode. Una situazione di disparità tra cittadini “digitalizzati’’ e cittadini ’’digitalmente analfabeti’’ che ha indotto il capogruppo di FI Alessandro De Chirico a presentare un’interrogazione indirizzata all’assessore alla Sicurezza Marco Granelli: "L’iniziativa di digitalizzare la comunicazione della sanzione è pregevole, ma il Comune pecca di superficialità nel solo pensare che ci possa essere nei milanesi un’alfabetizzazione digitale così elevata. E penalizza chi non ha un’identità digitale rendendo, di fatto, obbligatorio il pagamento delle spese di notifica. Della serie: cornuti e mazziati".
Nella risposta all’interrogazione di De Chirico, Granelli spiega che non viene più utilizzato il verbale cartaceo sul parabrezza perché "tale situazione generava in diversi casi errori di trascrizione, non chiarezza della comunicazione vista la compilazione manuale e lo stesso Adi cartaceo veniva in diverse occasioni danneggiato dagli effetti atmosferici. Al fine di evitare queste problematiche (...) è stato introdotto un sistema informatizzato". Non solo. L’assessore aggiunge che "ad oggi risultano iscritte a questo sistema circa 125 mila targhe di veicoli e che il sistema sia stato utilizzato per il pagamento di circa 70 mila Adi". Ma questo sistema informatico, oltre che da De Chirico, è contestato anche dal coordinatore del Sulpm della Polizia locale Daniele Vincini: "Noi diciamo no al metodo digitale, perché discrimina tra i milanesi che sanno usare la App e i milanesi, magari anziani, che non ce l’hanno e saranno sempre costretti a pagare le spese di notifica".