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Divieto di fumo all’aperto a Milano, l’inizio è stato soft: sedici multe in venti giorni

Di queste, 10 sono state elevate a persone che non rispettavano la distanza di dieci metri; quattro a fumatori che hanno acceso la sigaretta alla fermata dei mezzi pubblici, quattro nei parchi per bambini

Sedici multe sono state comminate da inizio anno

Sedici multe sono state comminate da inizio anno

Milano, 20 gennaio 2025 – Il primo gennaio è entrato in vigore a Milano un divieto piuttosto drastico in tema di fumo: stop alle sigarette anche all’aperto, a meno di non avere una distanza di almeno dieci metri dalle altre persone. Divieto drastico, ma senza pugno di ferro, almeno all’inizio, com’era stato anche dichiarato dal Comune. 

E così in venti giorni di applicazione della nuova regola, sono appena sedici le multe elevate per il mancato rispetto del divieto di fumo all'aperto date dalla Polizia locale dall'inizio dell'anno a Milano. Di queste, otto sono state comminate dagli agenti proprio per il mancato rispetto della distanza di 10 metri dalle altre persone, quattro sono state date perché le persone hanno acceso la sigaretta a una fermata dei mezzi pubblici, altre quattro multe perché il divieto di fumo non è stato rispettato in un'area giochi per bambini.

Ma quali sono le nuove regole? I nuovi divieti per i fumatori a Milano prevedono che non si possa fumare nemmeno all’aperto a meno che non si trovino ad almeno 10 metri da altre persone. È questo il secondo step previsto dal Piano Aria e Clima approvato nel 2020 dal Consiglio Comunale ed entrato in vigore l'anno successivo con le prime aree off limits per i fumatori, come parchi, impianti sportivi e cimiteri. Con l'eccezione delle sigarette elettroniche, dal primo gennaio il divieto di fumo è esteso "a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico incluse le aree stradali", con l'eccezione di "luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone". Non si potrà quindi fumare anche nei dehors di bar e ristoranti secondo un provvedimento che il segretario generale della Confcommercio di Milano Marco Barbieri ha definito "una battaglia ideologica superata dall'evidenza dei dati".

Non saranno comunque multati i commercianti, ma solo i cittadini che rischiano un'ammenda da 40 a 240 euro se non rispetteranno l'obbligo. L’inizio comunque è stato soft nei controlli da parte della Polizia Locale. Secondo i dati dell'Arpa Lombardia, il fumo delle sigarette è responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili e il Piano Aria e Clima si propone di ridurre del 45% il livello di CO2 entro il 2030, anche grazie a nuovi divieti sulla circolazione che entreranno in vigore nei prossimi anni.