
di Camilla Garavaglia
"Che senso ha lasciarci aprire, se poi non possiamo lavorare con i nostri clienti se risiedono fuori dal nostro Comune?". La domanda che si pone Matteo Cucchetti (nella foto), parrucchiere e titolare di Elite Colori e Forme, è sacrosanta soprattutto se si considera che il suo esercizio commerciale ha sede a Furato, frazione di Inveruno. "Se il Dpcm - spiega Cucchetti - mi consente di restare aperto devo poter lavorare con i miei clienti, che non sono necessariamente di Furato o Inveruno. Questa mattina ho chiesto alla polizia locale e mi hanno spiegato che i miei clienti che arrivano da fuori sono in multa. Questo è assurdo: quindi un residente di Milano può spostarsi per tutta Milano per andare dal parrucchiere mentre un residente di Ossona, che dista da Furato due minuti di auto, non può venire da me? Senza contare che i residenti di Furato non possono certo essere costretti a venire da me, devono poter andare dai loro professionisti di fiducia".
Il sito del Comune di Inveruno, in effetti, riporta il comunicato del Patto dei sindaci dell’Altomilanese che afferma: è vietato recarsi dal parrucchiere se in un Comune diverso dal proprio salvo future o diverse indicazioni interpretative ufficiali. "Oggi ho lavorato con i miei clienti di Furato - chiosa Matteo Cucchetti -, ma questa interpretazione mi lascia basito. Quindi in base al Comune in cui risiediamo rischiamo la multa?".
Confartigianato Imprese Milano Monza Brianza, nel frattempo, ha diramato questa disposizione firmata dal segretario generale Enrico Brambilla: "In attesa di pronunciamenti ufficiali, riteniamo che gli spostamenti dei clienti per recarsi dal parrucchiere anche al di fuori del proprio Comune siano consentiti, sempre con autocertificazione con indicato orario e data dell’appuntamento". La confusione, insomma, è tanta e i dubbi ancora di più. Nel frattempo, ci sono sindaci che hanno deciso di avvantaggiare i commercianti e i cittadini del proprio paese, tra cui Marco Ballarini sindaco di Corbetta. Il sindaco ha dichiarato che non verranno multati i cittadini di Comuni limitrofi che entreranno in paese per andare dal parrucchiere.