Milano, 12 novembre 2024 – Dopo la vandalizzazione del murale di aleXsandro Palombo che celebrava Liliana Segre e Sami Modiano, anche l’opera in supporto della studentessa iraniana Ahoo Daryaei apparsa nel weekend al Consolato dell’Iran di Milano è stata quasi del tutto cancellata.
L’artista aveva ritratto la ragazza universitaria arrestata e rinchiusa in un centro psichiatrico dalla polizia morale dopo essersi spogliata in segno di protesta contro il regime degli Ayatollah nel cortile del dipartimento di Scienza e Ricerca dell’Università Islamica Azad di Teheran.
Sul murale si poteva vedere la studentessa scalza e in biancheria intima, le braccia conserte e i lunghi capelli neri. Nell'opera indossava un reggiseno stampato con la bandiera dell’Iran e slip rosso sul quale appariva la scritta “Freedom”, lo sguardo fiero e coraggioso mentre cammina lentamente davanti al Consolato dell'Iran di Milano, la forza di una donna che ha usato il suo corpo per sfidare il regime in nome della libertà.
L’opera divenuta virale sulle piattaforme social era stata realizzata da Palombo per chiedere la libertà di Ahoo Daryaei e in risposta alle dichiarazioni del Ministro della Scienza iraniano, il quale ha dichiarato che "il comportamento della studentessa è immorale, e che la diffusione di immagini in biancheria intima non è né moralmente né religiosamente giustificabile”.
L'opera vandalizzata è stata condivisa sulla pagina Instagram dell'artista che ha dichiarato “Dovrete impegnarvi molto per cancellare tutti le Ahoo Dayerei perché continueremo a farle riapparire in ogni parte del mondo fino alla sua libertà, e oltre”.
Il murale è stato pubblicato su molte importanti testate internazionali tra cui la BBC, Iran Intl Tv, Voas News e Radio Farda, ed oggi ne dà notizie dalle sue pagine l'autorevole Jerusalem Post.