
L’artista Chiara Loca mentre realizza una porzione del murale. Sotto, un dettaglio e una foto di gruppo scattata durante l’inaugurazione di martedì: in posa alcuni docenti del liceo “Gastel“ con Roberta Gatani, nipote di Paolo Borsellino
Milano, 20 febbraio 2025 – Volti, mani, farfalle che volano libere. Tanti particolari da ammirare lungo quasi 70 metri del muro del parco di Villa Scheibler in via Lessona a Quarto Oggiaro, dipinto di rosa in omaggio alle donne che hanno avuto “il coraggio di dire no” alla mafia. Molte, perdendo la vita. È il murale inaugurato martedì, creatura dell’artista Chiara Loca affiancata dagli studenti del liceo artistico Gastel che hanno partecipato al progetto anche realizzando opere a tema, ora raccolte in una mostra a Villa Scheibler che poi sarà riproposta a scuola “e poi chissà...” dice la professoressa Daniela Ciceri, docente di italiano e storia e referente di educazione civica. Tutto è nato su iniziativa del Municipio 8 e di Vill@perta Ets.
Una porta di accesso
“I murales a tema legalità sul muro perimetrale di Villa Scheibler – spiega il vicepresidente del Municipio Fabio Galesi – erano presenti fin dal 2012. I primi si erano rovinati, così abbiamo pensato di promuovere un nuovo progetto mantenendo il tema della legalità in questo luogo di Milano che è anche una porta di accesso alla città”. Al centro, le donne che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia: Felicia Impastato, Saveria Antiochia, Letizia Battaglia, Lea Garofalo, Francesca Morvillo, Emanuela Loi, Rita Borsellino e Roberta Gatani, nipote di Paolo e Salvatore Borsellino, presente martedì all’inaugurazione.

Coinvolti gli studenti
I ragazzi del liceo Gastel di via Amoretti hanno scelto i soggetti e le frasi e contribuito anche a dipingere l’opera. “Abbiamo coinvolto le terze classi di ogni indirizzo – sottolinea la professoressa Ciceri –: gli studenti di pittura e scultura hanno dato una mano nella realizzazione del murale e in più hanno prodotto tele e sculture dedicate a ciascuna donna protagonista. I ragazzi de Multimediale hanno creato gli storytelling da leggere grazie a un QrCode. Ancora: gli studenti di Moda hanno pensato ad accessori che lanciassero messaggi – mi viene in mente la collana insanguinata dedicata a Lea Garofalo –. Infine, gli allievi di Architettura e Design dell’arredo hanno pensato all’allestimento della mostra. Grazie all’associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli, per le ricostruzioni storiche”.
Il monito
L’artista Chiara Loca ha postato fotografie su Instagram, illustrato il progetto e ringraziato “i ragazzi e i loro professori” ma anche “Giorgio e Monica di Vill@aperta e il Municipio 8 per l’attenzione e la sensibilità verso il tema”. Ora, non solo si ammirano i disegni ma anche le frasi: “Donne contro la mafia. Passato, presente e futuro. Il coraggio di dire no”. Ma anche “il coraggio di rompere il muro del silenzio”. Un monito per tutti.