
Antonio Luongo alias Tonino o' Pazz, detenuto al 41 bis nel carcere di Opera
Milano, 6 marzo 2023 – Niente neomelodici per Antonio Luongo alias Tonino o' Pazz, detenuto al 41 bis nel carcere di Opera. I giudici della Prima sezione penale della Cassazione hanno respinto il ricorso presentato dal legale del quarantaquattrenne originario di Pozzuoli, ritenuto un elemento di punta del clan di camorra Longobardi Beneduce e accusato di tre omicidi da alcuni collaboratori di giustizia, che aveva chiesto di annullare l'ordinanza con cui nel 2022 il Tribunale di Sorveglianza di Milano gli ha negato di acquistare e detenere in carcere cd "del genere della musica neomelodica".
Perché
Il motivo? "L'ascolto di tale genere musicale, che per sua natura "racconta di contesti malavitosi e di contrapposizione anche aperta ai poteri dello Stato", si pone in contrasto con il trattamento e la rieducazione previsti dall'ordinamento penitenziario".
La retromarcia
Inizialmente, il magistrato di sorveglianza aveva dato il via libera a Luongo, ma poi è arrivato il reclamo del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria, che ha sostenuto che quella musica non fosse in linea con i valori e i modelli di comportamento che devono essere alla base del processo di "risocializzazione del condannato". Da lì il nuovo provvedimento della Sorveglianza, ora confermato dalla Suprema Corte: Luongo può ascoltare musica nella sua cella al 41 bis, ma non quella neomelodica