ANDREA GIANNI
Cronaca

Storie di famiglie soffocate dai mutui in Lombardia. Tutte in coda per la legge salva-suicidi

Dalla madre separata al giovane impiegato, rate arrivate a mille euro al mese Il legale: situazione esplosiva, in 4 mesi boom di casi di sovraindebitamento

L'articolo del "Giorno" che aveva sollevato il caso

Milano – Paola, una madre separata con due figli minorenni a carico, a maggio ha visto schizzare la rata del mutuo a tasso variabile da 480 euro al mese nel 2022 fino a 910 euro mensili. Una somma che la donna, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato come receptionist in una società di giardinaggio e uno stipendio netto di 1600 euro mensili, non riesce più a pagare, anche perché l’ex marito si rifiuterebbe di contribuire alle spese. Il valore residuo del mutuo ad oggi è di 132mila euro, mentre il valore attuale della casa a Cologno Monzese è di 85mila euro.

Una differenza che renderebbe inutile anche la vendita dell’immobile per riuscire a saldare il debito. Anche Francesco, impiegato in un’azienda di consulenza a Milano con uno stipendio di 2150 euro al mese, sposato e con un figlio di tre anni, si è trovato nella spirale di mutui saliti alle stelle. La rata ha subito un aumento di 510 euro, arrivando a superare i mille euro al mese e determinando la situazione di sovraindebitamento del nucleo familiare.

Sono due delle richieste d’aiuto arrivate all’associazione Protezione Sociale Italiana, che negli ultimi 4 mesi registra un incremento di accessi alla legge 3 del 2012, la cosiddetta “salva suicidi“, da parte di persone che non riescono più a pagare le rate dei mutui a tasso variabile. Una procedura che consente alle persone fisiche, ai professionisti e agli imprenditori che si trovano in stato di sovraindebitamento di accedere a un percorso, omologato dal Tribunale, per ridurre i debiti e arrivare a un importo sostenibile.

"Il precario budget delle famiglie italiane, già alle prese con l’aumento del carrello della spesa per l’acquisto dei generi alimentari di prima necessità e con un salario medio che negli ultimi 20 anni non è mai cresciuto – spiega l’avvocato Letterio Stracuzzi, presidente dell’associazione – non è più in grado di sopportare l’aumento del costo del mutuo dovuto all’aumento dei tassi di interesse. A questo si aggiunge inoltre il problema del caro-affitti". Secondo uno studio Federcontribuenti, sono 3,5 milioni le famiglie italiane che devono fare i conti con un mutuo a tasso variabile.

Con l’ennesimo aumento del costo del denaro si stima una rata media di 1056 euro per un mutuo di 25 anni di 100mila euro. Tramite Protezione Sociale Italiana, in Lombardia l’anno scorso sono state depositate 450 istanze di accesso alla “salva suicidi“ per un valore economico di 79 milioni di euro. Dall’inizio del 2023, sono già 290 le istanze presentate.