
Vincenzo
Albanese*
Mutui per i giovani: argomento delicato da maneggiare con cura, attenzione a non farsi abbagliare troppo dalla garanzia statale per l’acquisto della prima casa prevista nel decreto Sostegni bis. Dall’ultimo sentiment di FIMAA Milano Lodi Monza Brianza – aderente Confcommercio MiLoMB - le richieste di mutuo da parte delle giovani coppie risultano in aumento, ma poi cominciano i problemi: richieste, talvolta eccessive, degli istituti di credito di garanzie da parte di genitoriparenti e la sottovalutazione degli immobili, da parte dei periti, di almeno il 10-15% rispetto ai valori di mercato contenuti nei preliminari sottoscritti, con la conseguenza, per chi ha richiesto l’80% di mutuo, di non poter colmare la differenza. Emerge come siano poche le banche che offrono l’opportunità di ripresentare la richiesta di mutuo mentre aumenta il peso dei documenti che gli uffici tecnici e legali degli istituti di credito richiedono.
Difficilmente, con quanto previsto nel decreto del Governo, si stravolgeranno i numeri del mercato. L’agevolazione potrà aiutare, ma un conto è prevedere una garanzia statale su un contratto di acquisto di un giovane con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, altro è garantirlo a giovani con partite Iva, contratti atipici o a tempo determinato. Quando si parla di un mutuo, cioè l’accensione di un debito pluridecennale, la prospettiva che va considerata è quella del lungo periodo. Al di là dell’agevolazione, comoda per chi compra e non ha molti soldi da parte, dovrebbe quindi valere il principio generale della solidità economica per sostenere un impegno come il mutuo.
La lezione dei mutui subprime e del disastro provocato, con affidamenti a persone che non potevano permettersi il mutuo e finanziamenti in alcuni casi anche superiori al 100% del valore dell’immobile finanziato, ce li ricordiamo tutti. È sempre auspicabile che chi chiede il mutuo ci metta del suo e possa garantire l’impegno assunto nel lungo periodo con i redditi futuri.
*Presidente FIMAA MiLoMB