
Nasce a Cologno Monzese la pasticceria inclusiva per giovani autistici
COLOGNO MONZESE
Bistrot e caffetteria, ma soprattutto un luogo inclusivo dove partirà un laboratorio di pasticceria dedicato a ragazzi con disturbi dello spettro autistico. La Pieve ospiterà Ma’amul, un progetto che nasce con l’obiettivo di creare un percorso formativo supervisionato da un analista del comportamento certificato. "La sfida non è unicamente portare i giovani in un laboratorio per far creare, con l’aiuto di veri mastri pasticceri, il biscotto che dà il nome al progetto, ma creare opportunità di riflessione per uscire dall’ordinario e dichiarare che il lavoro è un diritto di tutte le persone, anche le più fragili". Ci credono le due associazioni partner di questo programma che, con il supporto di Bcc, ha lanciato una raccolta fondi: I Sassi di Betania, che ha in gestione il bistrot Quanto Basta de La Pieve, che sarà sede del laboratorio, e Mondoabout. "La nostra è una onlus di promozione sociale, nata a Cologno da un’idea di volontari e professionisti. Si occupa di educazione, arte, cultura, anche all’interno di questo magnifico posto che è La Pieve in cui c’è anche il bistrot", racconta Enrico Saccà, presidente de i Sassi di Betania. Il progetto è anche il primo di Mondoabout. "Nasce dalla forte volontà di mettere a disposizione di altre famiglie il percorso di nostro figlio Matteo – spiega la presidente Mara Navoni - e di sviluppare futuri lavorativi inclusivi per altri ragazzi, grazie all’analisi del comportamento applicata". Ma’amul è il biscotto che sarà creato nella backery di piazza San Matteo: un dolce della tradizione mediterranea, una pasta frolla farcita di datteri, fichi o frutta secca e cotta in forno. È stata lanciata una raccolta fondi "per aiutare i nostri ragazzi a mettere le mani in pasta". L’obiettivo è arrivare a 5mila euro per acquistare gli strumenti per avviare il laboratorio e attivarlo per 4 ragazzi da ottobre a maggio, fornire un corso di Hccp agli operatori e iniziare la produzione del biscotto. A oggi è stato raggiunto il 60% del tetto fissato: per 20 giorni si potrà ancora donare. Le due onlus guardano però già oltre. L’ambizione è di allargare, in un secondo step, la formazione ad altri ragazzi, progettare una pasticceria interamente gestita da giovani affetti da autismo e ingrandire la produzione dei dolci ad altre realtà della ristorazione. Laura Lana