
Paderno: cadaveri in casa per riscuotere pensione
Paderno Dugnano – Un enorme involucro di cellophane custodito in una cassapanca chiusa alla bell’e meglio con del nastro adesivo. Dentro il cadavere mummificato, molto probabilmente – l’identificazione ufficiale ancora non c’è – i resti di una donna molto anziana. A fare la scoperta da film horror sono stati i carabinieri di Paderno Dugnano, all’interno di una villetta di via dei Mille.
La prima scoperta
Dietro il macabro ritrovamento ci sarebbero un altro decesso e una presunta truffa al sistema pensionistico. Il corpo avvolto nella plastica, infatti, apparterrebbe a una pensionata di 90 anni. A chiuderlo nel mobile sarebbe stata – è questa l’ipotesi degli investigatori – la figlia di 64 anni, il cui cadavere era stato recuperato, sempre nella stessa abitazione, qualche giorno prima.
Allora a dare l’allarme erano stati i vicini di casa, che non vedevano la donna da qualche giorno. Militari dell’Arma e vigili del fuoco erano entrati nella villetta e in una camera da letto, avevano scorto il corpo della 64enne, probabilmente vittima di un malore. L’appartamento era chiuso a chiave dall’interno. Era pieno di oggetti e mobili nonché in precarie condizioni igieniche.
Chiedendo informazioni su di lei ai vicini, avevano saputo che la donna aveva una madre che fino a qualche mese prima abitava negli stessi locali. Poi era “sparita”. La figlia aveva raccontato che era stata portata in una casa di riposo in Veneto.
La ricostruzione della vicenda
I carabinieri hanno effettuato gli accertamenti del caso, non riuscendo a trovare alcuna traccia della permanenza dell’anziana in Rsa venete o strutture simili. Hanno così deciso di condurre un secondo sopralluogo nella casa di Paderno, alla ricerca di documentazione che potesse chiarire che fine avesse fatto la pensionata.
A questo punto hanno notato la cassapanca e la sua chiusura “fai da te”. Dentro i resti mummificati: manca la conferma ufficiale, ma l’ipotesi è che appartengano alla novantenne. Non ci sarebbe un'azione violenta dietro la sua morte: il decesso sarebbe da attribuire e cause naturali, anche se toccherà al medico legale accertarlo in via definitiva.
L’ipotesi investigativa
E allora perché il corpo era stato nascosto in quel sepolcro improvvisato, si presume per un periodo piuttosto lungo? Gli inquirenti pensano che la figlia, già dipendente di un negozio di fiori, avesse nascosto la morte della madre per poter continuare a percepirne la pensione, non avendo più alcuna fonte di reddito. Sarebbe risultato, infatti, che l’assegno mensile veniva accreditato sul conto corrente della 90enne, mai chiuso, a cui la figlia avrebbe avuto accesso. Sul caso è stato aperto un fascicolo in procura a Monza.