GIULIANA LORENZO
Cronaca

Football alle Olimpiadi, esulta la milanese Nausicaa Dell’Orto: “Conquista per le giocatrici del futuro”

Ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028 ci sarà anche il Flag Football, la variante senza contatto dello sport. La regina del movimento azzurro: “Essere alle Olimpiadi cambia tutto: possiamo diventare professionisti o entrare nell’arma”

Nausicaa Dell'Orto, la regina del football femminile italiano

A dispetto di quello che pensi, la preparazione fisica in palestra è determinante per chi fa football. Non a caso Nausicaa Dell’Orto ha presenziato all’inaugurazione della nuova palestra Gold’s Gym a Milano. Tra un placcaggio e l’altro si è fatta spazio nel mondo del football americano. Ha creato un movimento in rosa che ora può allargarsi ancora di più. Ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, il Flag Football, sarà disciplina olimpica. Un’occasione d’oro per uno sport spesso, in Italia, lontano dai riflettori e per questa ragazza tenace che non hai mai accettato un no.

Che rapporto ha con la cura del corpo?

"Nel football americano la preparazione atletica e fisica è fondamentale. Spendiamo molto più tempo in palestra che in campo, perché dobbiamo allenare tanti gruppi muscolari che servono per essere più agili. L’esplosività è indispensabile nel football. Sollecitiamo sia le caviglie che le anche e così bisogna avere mobilità e forza nelle articolazioni che permettano di muoversi liberamente e senza farsi male".

In cosa consiste il Flag Football?

"È la forma di football americano senza contatto, invece di placcare ci sono delle bandierine che devi tirare, sembra ruba bandiera non è così, è uno sport molto atletico, veloce ed agile. È una forma condensata dell’americano perché le partite durano 40 minuti, il tempo corre. È molto fruibile, spettacolare e soprattutto sicuro".

Lei è stata capitana della Nazionale di Flag Football oltre che di quello americano…

"A Flag Football, ogni anno facciamo competizioni con la Nazionale e ogni anno viene nominato un capitano. Abbiamo finito l’ultima ad agosto e adesso si riparte da zero. Sono sempre stata capitano, però devo riguadagnare il titolo. Nel football è molto importante: è una cosa bella, non hai mai certezze e devi sempre lottare per essere leader".

Lo sport sarà disciplina olimpica a Los Angeles…

"Io e Diana Flores, che è la capitana della nazionale messicana, abbiamo partecipato alla campagna olimpica per raggiungere questo obiettivo e ottenerlo non solo per le nostre squadre, ma per le ragazze del futuro. Quando ho iniziato a giocare non c’erano opportunità per le donne. Non c’era un movimento. Tutto è nato nel 2011 e adesso c’è a livello femminile, sia il flag football che l’americano. È una grande conquista. Avere lo sport alle Olimpiadi, cambia tutto per noi. Possiamo diventare atleti professionisti o entrare nell’arma".

Ci sono possibilità di medaglia?

"Al maschile, sicuramente. Nel 2022 i ragazzi ai World Games, le competizioni degli sport non

olimpici, sono arrivati a vincere l’argento. La femminile ha ancora un sacco di strada da fare perché siamo più giovani come movimento però potremo giocarcela".