Nei giorni in cui infuria la polemica sul batterio Escherichia coli che pervade le acque della Senna provocando negli atleti olimpici infezioni gastro-intestinali, c’è chi si chiede quanto sia meglio l’acqua dei Navigli milanesi. Ed è proprio Simone Lunghi – soprannominato l’angelo dei Navigli – ha porre provocatoriamente la domanda con un video su Instagram.
“Allora – dice nel video – la Senna non se la passa benissimo. Volevo farvi vedere invece quando parlate male del Naviglio, ecco il Naviglio è questa cosa qua”. L’immagine dell’acqua è satura di sporcizia e organismi. Lunghi prova, da anni, a tenere puliti i canali milanesi raccogliendo bici e monopattini gettati dai vandali – tanto che ha ricevuto l’attestato di benemerenza civica durante la cerimonia degli Ambrogini d’oro – e promuove le “boe dentate” che anche nel capoluogo potranno contribuire a ripulire le acque.
D’altronde, il sogno dei Navigli balneabili e ha già qualche anno e non sono pochi, in realtà, quelli che di tanto in tanto fanno un tuffo in Darsena. Ma il sindaco Giuseppe Sala ha chiarito che “c’è un problema di sicurezza” e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha ribadito chiaramente il concetto: “I Navigli e la Darsena di Milano non sono, per natura intrinseca, corpi idrici destinabili alla balneazione. Si tratta infatti di manufatti idraulici destinati ad altri usi (irriguo, industriale, navigazione, produzione forza elettromotrice) e pertanto non sono indicate analisi delle acque a tal fine”.