L'annuncio di Sala: dal 7 gennaio negozi aperti dalle 10.15, così evitiamo folla sui mezzi

Il primo cittadino: obiettivo scaglionare gli orari. Sulla zona rossa a Natale: "Nulla da eccepire"

Un negozio a Milano

Un negozio a Milano

Milano, 18 dicembre 2020 - Il sindaco di Milano Beppe Sala oggi si è detto d'accordo con la linea del Governo in vista delle feste, con l'ipotesi di due blocchi di "lockdown". "Mi pare che si stia andando verso una decisione del genere e io non ho nulla da eccepire"ha detto a proposito della possibilità di dichiarare l'Italia 'zona rossa' durante il periodo natalizio. Di sicuro, ha aggiunto Sala, ciò che in questo momento "chiediamo è certezza: sapere le cose e permettere che ci si organizzi".

Il primo cittadino, ospite di Timeline su Sky, ha parlato anche del post-feste. "Dal 7 di gennaio gli esercizi commerciali a Milano apriranno alle 10.15''. ''Mi ha appena scritto il prefetto Saccone che ringrazio, esclusi gli alimentari e i bar -ha detto i negozi apriranno alle 10.15 così scaglioniamo un po' gli orari. Perchè il tema non è tanto l'ingresso nelle scuole, sono i mezzi di trasporto e quindi il tema è scaglionare gli orari''.

Un nodo fondamentale, anche in tema di didattica a distanza. "Io sono fermamente convinto che bisogna riportare i ragazzi a scuola, in questi giorni abbiamo lavorato, coordinati dal prefetto di Milano, Renato Saccone, perché il problema sono i mezzi di trasporto. Le scuole - ha aggiunto - rimarranno in parte a distanza e vogliamo garantire che si possa portare un 75% di alunni in presenza, alcune classi entreranno alle 8 e altre alle 9.30".

Confcommercio: "Senso di responsabilità"

"Le imprese del commercio della città di Milano ancora una volta hanno dimostrato un grande senso di responsabilità accogliendo la proposta del prefetto e del sindaco di aprire dal 7 gennaio le loro attività alle 10:15 di mattina", ha detto Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, commentando l'adesione degli esercizi commerciali alla proposta di sindaco e prefetto di posticipare alle 10:15 l'apertura dei negozi non alimentari, per evitare assembramenti in concomitanza con la riapertura delle scuole. "È un gesto di responsabilità nell'interesse della città in questo momento di grande difficoltà per il Paese - ha aggiunto -, ma che vuole anche portare ad evitare un terzo lockdown che sarebbe drammatico per l'Italia e per la città di Milano. È un momento di grande difficoltà per le imprese ma le imprese del commercio di Milano ci sono". In città sono oltre 12 mila le attività coinvolte.