GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Addio al paradiso dei bambini: Giocolandia chiude per i cantieri della metro

«Affari giù del 35%». Le mamme del Lorenteggio: non è un negozio qualsiasi

Daniela Mulino e Raffaele Barbarossa

Milano, 10 febbraio 2017 - La magia dei giocattoli è arrivata sotto i portici di via Lorenteggio il primo settembre del 2012, quando si sono accese le insegne di «Giocolandia» e i locali del civico 24 si sono trasformati in un castello bianco con tanto di merletti e scudi araldici sopra gli scaffali, proprio come nelle fiabe. «Abbiamo ristrutturato tutto – spiega Daniela Mulino, la titolare –: un investimento iniziale di 130mila euro ma in due anni siamo riusciti a pareggiare i conti». Di anni ne sono passati quattro e mezzo, nel frattempo. Non molti per un’attività commerciale. Eppure basta leggere i commenti postati dai clienti sulla pagina Facebook del negozio per capire quanto Daniela, il marito e il loro collaboratore, Raffaele Barbarossa, siano riusciti a lasciare il segno in quartiere.

Parole dolci per un’occasione amara: «Giocolandia» domani chiude. La crisi economica, certo. E poi, a portare l’ultimo colpo, ecco i cantieri per la realizzazione della Metropolitana 4, che al Lorenteggio, per stessa ammissione del Comune e della società costruttrice, sono particolarmente invasivi. Le polveri delle lavorazioni sulle vetrine come il classico fiato sul collo. «Non chiude un “qualsiasi” negozio di giocattoli – fa sapere, allora, Chiara Lucia Broggi sulla pagina Facebook di Giocolandia –, chiude il castello incantato dove si trovavano tutti quei giochi scelti con cura e con amore che aiutavano a sviluppare creatività e fantasia... e dove ti sapevano consigliare nella scelta. Ci mancherete un sacco». «Grazie – scrive Maria Salerno –, siete stati un punto di riferimento nel nostro quartiere, con la vostra gentilezza e cortesia e con i vostri bellissimi sorrisi. Mi spiace moltissimo». Ci sono bimbi che con Giocolandia sono diventati grandi. Leggere per credere quanto digita Simona Missaglia: «...anche se Luca è cresciuto, vi ricordiamo sempre per le interminabili partite a yu-gi-oh. Grazie davvero e auguri di cuore». È un gioco di carte, «yu-gi-oh». E al 24 di via Lorenteggio vi si poteva giocare spesso e volentieri perché Giocolandia non è stato solo un negozio ma anche il posto in cui si organizzavano tornei, laboratori e feste per i più piccoli. Gli scaffali ieri pomeriggio erano vuoti. Col bianco ad amplificare la percezione di quel vuoto. «La clientela ha cominciato a calare fin dalla posa dei primi cantieri della Metropolitana 4 – spiega Daniela –. La carreggiata di via Lorenteggio sulla quale affaccia il nostro negozio è stata trasformata in una strada a doppio senso di marcia e questo ha provocato l’eliminazione di ogni possibilità di sosta e di parcheggio. Non bastasse, sempre a causa del cantiere, hanno eliminato la svolta in via Romagnoli, che ora, come vede, è una via senza alcun passaggio. Il colpo definitivo è arrivato dal cantiere tra via Foppa e piazza Bolivar».

«Il fatturato del 2016 presenta una flessione del 35 per cento rispetto a quello del 2015 – fanno sapere i titolari –. È dura andare avanti, non c’è più passaggio, questa non è più una zona attrattiva dal punto di vista commerciale. Bisogna scegliere se chiudere subito oppure soffrire, tirare avanti nella speranza che prima o poi la situazioni migliore. Abbiamo scelto la prima soluzione perché qui gli anni di cantiere saranno ancora molti. Allora, meglio salutare». Giocolandia ha ricevuto dal Comune un contributo una tantum di 5mila euro per le spese correnti. «Con 5mila euro riusciamo a pagare solo un mese di affitto, pari a 2500 euro, e un solo stipendio al nostro collaboratore – fa sapere Daniela –. Mi spiace ma quelle elargite dal Comune sono somme ridicole. Di fronte a cantieri così invasivi serviva di più».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net