Milano, 29 aprile 2023 – Il corpo senza vita di una neonata è stato ritrovato alle 20 di venerdì 28 aprile sul ripiano esterno di un cassonetto per la raccolta di abiti usati, all'angolo tra via Saldini e via Botticelli, in zona Città Studi, nel centro di Milano.
Il ritrovamento
A quanto risulta, a dare l'allarme alla polizia è stato un pensionato settantenne che si era avvicinato al punto di raccolta di indumenti per lasciare un sacchetto: ha visto una manina che spuntava da una coperta e si è rivolto a un settantaquattrenne che stava camminando sul marciapiedi: "Scusi, ha un cellulare? Secondo lei è una bambola o una bambina?". Sono bastati pochi secondi ai due per accorgersi che si trattava purtroppo di una neonata. Da lì è partita la chiamata al 112, avvenuta alle 20.02 di venerdì 28 aprile.
Partorita da poche ore
La neonata aveva addosso una felpa di colore rosso, e il corpo era avvolto in un asciugamani giallo. La piccola era sporcs di sangue e placenta, il che ha subito fatto sapere agli investigatori che fosse stata partorita poco tempo prima del ritrovamento. Il cordone ombelicale era stato tagliato in maniera grossolana, facendo pensare a un parto avvenuto in un'abitazione privata o per strada.
L’ipotesi
“Probabilmente è nata in casa, poi morta poco dopo per cause ancora da accertare, quindi adagiata nel ripiano del cassonetto”, è l'ipotesi al vaglio degli investigatori, che stanno acquisendo le telecamere presenti in zona, anche quelle dei mezzi pubblici. Il fatto che sia stata lasciata sul pianale esterno fa pensare che gli l'ha lasciata lì voleva che fosse ritrovata da qualcuno.
Le indagini
Del caso si stanno occupando gli agenti della Squadra mobile, guidati dal dirigente Marco Calì e coordinati dal pubblico ministero Paolo Storari, che cercheranno di rintracciare la madre della bambina, anche per capire se la neonata fosse ancora viva quando è stata abbandonata o se fosse già morta.
Accertamenti in corso anche negli ospedali cittadini, per capire se qualche donna si sia presentata in quelle ore in pronto soccorso per farsi curare dopo aver partorito in casa.
A un primo esame, il medico legale non ha riscontrato evidenti segni di violenza, anche se più certezze arriveranno dall'autopsia.
I precedenti
La terribile notizia del ritrovamento della neonata arriva in seguito a quelle dei ritrovamenti, nelle scorse settimane, di neonati lasciati da genitori a Milano nella Culla della Vita del Policlinico di Milano e all’Ospedale Buzzi. Due bambini, però, lasciati in condizioni di sicurezza che potranno avere un futuro.
Le condoglianze
È nel “dolore più profondo” che il direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, esprime la preghiera “per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte”. La Caritas, in un comunicato, precisa inoltre che nel ritrovamento del corpo nel cassonetto – gestito dalla cooperativa Città e Salute (che aderisce alla rete Riuse) – “non sono stati coinvolti operatori della cooperativa stessa”.
“Abbiamo appreso con sgomento dai media la triste notizia” spiega Gualzetti. “I nostri Centri d'ascolto e i nostri servizi quotidianamente accompagnano e sostengono, spesso collaborando con i Centri di aiuto alla vita, genitori e madri alle prese con maternità indesiderate o difficili. Avvenimenti dolorosi, come quello avvenuto ieri, ci confermano nell'impegno per la tutela e per la promozione della vita nascente e per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, e ci spronano a intensificare tale attenzione”.