
Nicolò Fagioli indagato a Milano per le scommesse clandestine
Milano, 14 aprile 2025 – “Ha già fatto un percorso, anche psicologico e con gli interrogatori nelle indagini, ha già pagato con la squalifica sul fronte della giustizia sportiva. Per lui questo è un capitolo chiuso, non c'è nulla di nuovo e vuole definirlo nel più breve tempo possibile anche negli aspetti penali”. Così l'avvocato Armando Simbari, dopo aver incontrato in Procura i pm di Milano che indagano sul giro di scommesse illegali, con 12 calciatori di serie A coinvolti, ha parlato della posizione di Nicolò Fagioli, che potrebbe uscire dal procedimento penale pagando una semplice oblazione.

Il percorso psicologico
L'avvocato Simbari, che nel pomeriggio ha visto i pm Filippini e Amadeo - i quali, tra l'altro, poco prima avevano anche avuto una riunione col procuratore Marcello Viola - ha chiarito che Fagioli, l'ex centrocampista della Juve ora alla Fiorentina, ha già “fatto un percorso” dal punto di vista psicologico e “sta recuperando appieno anche dal punto di vista sportivo”, dopo la squalifica per il caso scommesse. Inoltre, anche sul fronte delle indagini, passate da Torino a Milano, ha “reso dichiarazioni negli interrogatori”. Non c'è “nulla di nuovo”, dunque, ha aggiunto il legale, in ciò che è uscito sui media su di lui, “rispetto a ciò che era già emerso”, anche se ovviamente “questa nuova uscita di atti” e di notizie lo ha destabilizzato.
L’oblazione
Ora, però, dopo aver già chiuso il capitolo con la giustizia sportiva, vuole chiudere anche quello penale e al più presto. Potrà farlo con un'oblazione, ossia pagando una multa per il reato contestato, anche perché, come era già venuto a galla, il vero focus dell'inchiesta milanese non sono certamente i giocatori scommettitori e nemmeno i cosiddetti “collettori” come Fagioli e Sandro Tonali, ma gli organizzatori del giro -colpiti da un sequestro, eseguito dalla sezione di polizia giudiziaria della Gdf, da oltre 1,5 milioni di euro - per i quali sono stati chiesti gli arresti domiciliari. "Definiremo anche l'aspetto penale, vedremo in che tempi”, ha chiarito il legale di Fagioli. Lo potranno fare anche gli altri calciatori e sportivi indagati per le scommesse, anche da centinaia di migliaia di euro. Per chiudere con le oblazioni, da quanto si è saputo, per le difese si tratterà soltanto di aspettare che inquirenti e investigatori completino le indagini con l'analisi dei dispositivi sequestrati durante le perquisizioni ai cinque indagati principali, tra cui il presunto «coordinatore» Tommaso De Giacomo.
Il broker
A proposito di De Giacomo, dalle carte emergono nuovi dettagli e particolari che avrebbero infastidito i calciatori stessi coinvolti nel giro. Il broker “si vanta in giro” di far giocare sulle piattaforme illegali i calciatori famosi, “va a dirlo in giro di Florenzi”, il difensore del Milan, e di Sandro Tonali, atleta del Newcastle. “Lo sa tutta Italia. Ci mettono solo nei guai”. A lamentarsi è lo stesso Nicolò Fagioli che, nella conversazione, del febbraio del 2023, si sfoga con l'ex arbitro Pietro Marinoni, anche lui tra gli indagati, sulla mancanza di riservatezza di De Giacomo, una delle cinque persone di cui i pm milanesi hanno chiesto gli arresti domiciliari.
La montagna di debiti
Nell'informativa ci sono anche le preoccupazioni dell'ex giocatore della Juve, ora in forza alla Fiorentina, per i rilevanti debiti accumulati. E in un messaggio parla di «1.5 milioni (...) con quelli di Roma», dove è stato trasmesso uno stralcio dell'indagine e «1.3 milioni di euro a Milano».