Milano – Questione di soldi, non di sicurezza. Il sindaco Giuseppe Sala ribadisce la linea sostenuta dal Comune negli ultimi anni per spiegare perché anche il prossimo 31 dicembre, come nei precedenti quattro anni (il 2020 e 2021, però, erano stati funestati dall’emergenza Covid) non si svolgerà il concerto di Capodanno in Piazza Duomo. "Se lo fai bene, il concerto costa un milione di euro – quantifica il primo cittadino a margine di un appuntamento nel comando della Polizia locale di piazza Beccaria –. Abbiamo tagli da tutte le parti e questo Governo sta tagliando anche più di prima sugli enti locali. Quindi, se devo scegliere, il milione lo metto su altre voci".
L’anno scorso il numero uno di Palazzo Marino spiegò che quei fondi risparmiati per lo show all’ombra della Madonnina li avrebbe aggiunti al capitolo dei servizi legati al welfare cittadino. Quest’anno, invece, i soldi non spesi il 31 dicembre andranno alla cultura. "Abbiamo la cultura che piange, ieri sera (lunedì per chi legge, ndr) ho visto i rappresentanti di 20 teatri milanesi – racconta Sala – . La cultura fa fatica e chiede sostegno al Comune, li capisco ma abbiamo sempre meno risorse. Non c’è solo la Scala che ha sponsor, è un tema delicato e preferisco mettere quel milione altrove".
La posizione del sindaco è irrevocabile. Negli ultimi due anni il confronto in Giunta sul concerto di Capodanno c’è stato, qualche assessore ha provato a spingere perché lo spettacolo venisse organizzato grazie agli sponsor, ma il primo cittadino non ha voluto sentire ragioni.
Da Palazzo Marino trapela anche una certa preoccupazione sulla gestione dell’ordine pubblico durante il maxi-evento di Capodanno. Il sindaco, però, non ha mai neanche accennato che lo spettacolo sul sagrato sia stato cancellato a causa dell’emergenza sicurezza o per il timore di incidenti o violenze durante la lunga notte di San Silvestro.
Anzi, ieri, Sala ha accennato al fatto che il prefetto Claudio Sgaraglia avrebbe preferito che il concerto ci fosse proprio per controllare meglio Piazza Duomo: "Il concerto in Piazza Duomo non lo firmerò mai. Ho detto anche al prefetto, secondo cui la piazza sarebbe più controllata con un evento organizzato, che non ci voglio mettere quei fondi". Va ricordato che nella notte tra il 31 dicembre 2021 e 1° gennaio 2022 sul sagrato di Piazza Duomo si erano verificate violenze sessuali ai danni di un paio di ragazze. Quella sera il concerto non c’era e le violenze avvennero al di là delle transenne che impedivano l’accesso sul sagrato.
Nel centrodestra, però, non tutti condividono la scelta del sindaco. Il consigliere di FI Alessandro De Chirico osserva: "Il Comune avrebbe potuto trovare uno o più sponsor per organizzare il concerto, senza sottrarre soldi alla cultura. Il sindaco avrebbe potuto rivolgersi al suo amico Linus di Radio Deejay. La show in Piazza Duomo poteva essere un’occasione di visibilità di Milano a livello nazionale, magari con collegamento Rai". Non solo. "Non tutti i milanesi possono permettersi di spendere 100 euro per il cenone o per andare in discoteca dopo la mezzanotte. Il concerto sul sagrato era un modo per consentire a tanti cittadini meno abbienti di festeggiare il nuovo anno con la musica e in compagnia. Questa è la dimostrazione di come il sindaco di centrosinistra pone attenzione sulla classe medio-bassa dei milanesi".