La città in rivolta sia per essere stata tagliata fuori dalla realizzazione di una fermata ferroviaria sulla linea Rogoredo-Pavia che per essere rimasta fuori dal prolungamento del tram 15 che raggiungerà l’Istituto europeo di oncologia in via Ripamonti.
"Spostare il capolinea del tram senza pensare che andrebbe invece portato almeno fino a Noverasco, nell’apposita corsia alberata tra le due carreggiate della via Ripamonti, è davvero una follia – spiega l’ex sindaco Ettore Fusco (Lega) –. Per questo faremo una petizione con cui i cittadini di Opera chiederanno ad Atm e al Comune di Milano che sia finalmente realizzato questo fondamentale collegamento. Il sindaco di Milano Sala deve capire che non può essere sindaco della Città metropolitana pensando solo agli interessi del centro di Milano e trascurando tanto le periferie della sua stessa città quanto tutti i Comuni dell’area che invece dovrebbe amministrare".
Fusco poi punta il dito contro la giunta dimissionaria guidata da Barbara Barbieri. "Sala dovrebbe sentire il dovere di rimediare almeno a uno dei grandi errori dell’ex sindaca di Opera, che ha rinunciato alla fermata della linea S13 tra Noverasco e Zerbo richiesta in passato con la nostra Giunta e che avrebbe risolto, con fondi Pnrr ottenuti, i problemi di viabilità locale con treni che si sarebbero fermati ogni 15 minuti grazie al quadruplicamento dei binari in corso. Siamo lontani anni luce dagli obiettivi che hanno portato alla nascita di Città metropolitana e soprattutto siamo stanchi di chi, anziché aprire il centro a tutti i cittadini favorendo gli spostamenti con i mezzi pubblici, favorisce l’uso dei veicoli privati per tassarne l’ingresso nel centro e multarli con gli autovelox disseminati ovunque. Inoltre sono sicuro che il sindaco milanese tasserà presto l’intera zona urbana rappresentata dai confini di area B per guadagnare a discapito delle famiglie sempre più vessate e meno servite".
Mas.Sag.