REDAZIONE MILANO

"Non toglieteci la primaria Gherardini"

Manifestazione a Milano contro lo possibile smembramento delle scuole elementari dell'istituto comprensivo di via Val Lagarina. Genitori, insegnanti e alunni si oppongono alla delibera in discussione. Petizione online con oltre 1.580 firme per mantenere l'integrità dell'istituto.

Manifestazione a Milano contro lo possibile smembramento delle scuole elementari dell'istituto comprensivo di via Val Lagarina. Genitori, insegnanti e alunni si oppongono alla delibera in discussione. Petizione online con oltre 1.580 firme per mantenere l'integrità dell'istituto.

Manifestazione a Milano contro lo possibile smembramento delle scuole elementari dell'istituto comprensivo di via Val Lagarina. Genitori, insegnanti e alunni si oppongono alla delibera in discussione. Petizione online con oltre 1.580 firme per mantenere l'integrità dell'istituto.

Si sono messi in marcia in massa: genitori, insegnanti, alunni e anche tanti nonni. La primaria Gherardini si è spostata da via Cittadini attraverso il parco di via Lessona, diretta al cortile di villa Scheibler; le medie di via Vico si sono spostate da via Otranto mente si è messa in cammino pure la primaria “Val Lagarina“, sempre in direzione villa Scheibler. Una manifestazione per dire "No allo smembramento delle scuole elementari dell’istituto comprensivo di via Val Lagarina". Sul tavolo c’è ancora una delibera: per evitare accorpamenti e salvaguardare i due comprensivi di Quarto Oggiaro, se il Trilussa non raggiungerà i 600 iscritti, Val Lagarina cederà la scuola “Gherardini” di via Cittadini per ribilanciare le iscrizioni. La quota dei 600 alunni sarebbe stata già superata, ma manca l’ufficialità e un atto concreto che scongiuri lo "smembramento". È stata lanciata nel frattempo anche una petizione online, su change.org, che ha ottenuto in quattro giorni più di 1.580 firme: "Mantenere l’istituto comprensivo di via Val Lagarina integro è fondamentale per garantire un ambiente educativo stabile e di qualità": chiedono soprattutto continuità educativa i genitori, ma anche gli insegnanti. "Questa decisione comporterebbe un riassetto di tutto il personale docente, con conseguente rischio di un carosello di studenti".

Si.Ba.