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Il ministro Nordio: “Nonostante i domiciliari c’era pericolo di fuga per Artem Uss”

Nell’informativa urgente del governo il titolare della Giustizia attacca i giudici di Milano: “E’ stato tolto dal carcere con un provvedimento di cinque righe”

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio parla di Artem Uss

Milano – Artem Uss, l‘imprenditore russo figlio di un oligarca vicinissimo a Putin ed evaso dai domiciliari mentre c‘ era la richiesta di estradizione avanzata dagli Usa, «è stato messo ai domiciliari con un provvedimento di 5 righe» solo perché aveva «una moglie e una casa» a fronte del provvedimento di 4 pagine «documentatissimo» e «ampiamente motivato» con il quale la Procura della Corte di Appello di Milano si era opposta alla richiesta dei domiciliari facendo presente che Uss aveva «conti bancari in tutto il mondo» e «appoggi internazionali» che lo mettevano ad alto rischio di fuga. Lo ha detto il ministro della giustizia Carlo Nordio parlando alla Camera nel corso della informativa urgente del governo sul caso Uss.

«È dovere del ministero procedere con gli stessi criteri con cui i pm inviano l’informazione di garanzia ai cittadini nei cui confronti svolgono le indagini» ha poi precisato, riferendosi all’avvio dell’azione disciplinare nei confronti dei giudici di Milano, sottolineando che se non fosse così non sarebbe rispettato il principio di uguaglianza. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte del ministero degli Interni sul braccialetto elettronico - ha poi continuato - Il ministero della Giustizia è completamente estraneo all’iter processuale, infatti non vi è nessuna specifica disposizione normativa che attribuisca al ministero un potere di richiesta e di sostituzione della misura cautelare applicata dall’autorità giudiziaria. Del resto sarebbe contrario ai principi dell’autonomia della magistratura”.

Nell’informativa Nordio appare in piena rotta di collisione con i giudici milanesi: “Questo ministero ha pienamente rispettato i dettami dell’articolo 716, esercitando il proprio potere di iniziativa attraverso la nota del 20 ottobre 2022 con la quale comunicava all’autorità giudiziaria competente - cioè la Corte d’Appello di Milano - al ministero dell’Interno (divisione Interpol) e al Maeci la propria volontà di richiedere il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere applicata il 18 ottobre 2022 nei confronti di Uss, allo scopo di assicurare la consegna di costui alle autorità statunitensi”, ha spiegato.

Gli americani si sono dimostrati «esterrefatti» dalla concessione degli arresti domiciliari al cittadino russo Artem Uss, a seguito della decisione presa dalla Corte di Appello di Milano lo scorso 22 novembre, nonostante le tante note di allarme inviate dall'amministrazione statunitense sulla caratura di Uss e delle sue relazioni internazionali che lo connotavano ad alto rischio di fuga, ha concluso il ministro della Giustizia Carlo Nordio parlando alla Camera durante l'informativa urgente del governo sul caso Uss, dopo la sua evasione dai domiciliari.