
Viaggio sulla linea sostitutiva della M3 al Corvetto
Milano, 14 maggio 2018 - Viaggio al termine della notte sui bus: dalla «famigerata 90» alle nuovissime N25 e N26, fino alla sostitutiva della M3. Spesso il pericolo corre dove non te lo aspetti: il filobus 90/91 ha perso, almeno sabato sera, il primato di linea della paura. La presenza delle ronde «dinamiche», composte da guardie giurate e controllori dell’Atm, annunciate da febbraio sui mezzi più a rischio di aggressioni e vandalismi, almeno sulla circonvallazione esterna ha dato i suoi frutti: dalle 11,30 all’una della notte fra sabato e domenica, la cronista de Il Giorno ha percorso la circolare destra, viaggiando per 24 fermate della 90 da piazzale Lodi a Lotto. E ha proseguito sulle altre 40 che collegano Lotto a Lodi, attraversando Bovisa, Stazione Centrale e piazzale Cuoco.
Un percorso lunghissimo e, per la prima volta, non a prova di olfatto: quel miasma micidiale prodotto dalla combinazione di mancanza di igiene e dall’afrore di urina che per tanto tempo ha messo alla prova i passeggeri notturni, ora è scomparso. C’è qualche senzatetto sì, ma non più la trasformazione di alcuni bus in dormitori notturni con “annessa toilette”. E non erano la maggioranza i soliti sbandati da ogni parte del mondo, gli avvinazzati, i molestatori. Ma ragazzi e ragazze «normali» che si godono il sabato sera spostandosi coi mezzi pubblici. Sulle «linee della movida», N25 e N26, che dal 2 maggio collegano di notte Cadorna e Centrale, passando accanto a Navigli, Porta Romana, Sempione, in entrambe le direzioni sediamo su posti “immacolati” di mezzi nuovi di zecca. Gli utenti di notte? Universitari e turisti, nessun problema. Tutto bene quel che finisce bene? Non proprio.
Perché, come rivela un autista (in cambio di rigoroso anonimato), «il degrado si è solo spostato altrove. Provate a vedere cosa succede sulla linea sostitutiva della metropolitana 3». Prendiamo il sostitutivo della gialla a Porta Romana, direzione San Donato. Le 2 sono passate da un pezzo. All’inizio le parole del conducente sembrano esagerate: il bus è pieno di discotecari diretti al Dude Club di via Boncompagni. In zona Corvetto quasi tutti scendono e i posti a sedere sono quasi tutti occupati da clochard. Anche due anziani, un uomo in giacca e cravatta e una donna col viso coperto da sciarpa. «Due ex avvocati ridotti sul lastrico», sussurra un passeggero. A Rogoredo, vicino al “boschetto della droga”, salgono tre “zombie”: «Nei weekend sono pochi, in settimana i drogati sul bus sono la maggior parte. Ho visto ragazze col laccio emostatico al braccio, altri fumare sul bus eroina e sporcare tutto» rivela il nostro “Cicerone” dell’inferno. Nel ritorno verso l’altro capolinea della gialla, Comasina, c’è un giovane che vomita l’anima circondato da due carabinieri e quattro soccorritori del 118. «Siete fortunati, sul bus precedente ha vomitato così tanto da sporcare i sedili a fianco. Il mezzo è dovuto tornare in deposito, la corsa soppressa...».