DAVIDE FALCO
Cronaca

Novate, la scuola materna chiude: genitori all’attacco

Lo stop della paritaria Maria Immacolata il prossimo 30 giugno: "Disavanzo economico e poche iscrizioni". La rabbia delle famiglie in una lettera

Scuola materna

Novate Milanese (Milano) - "Ho saputo della protesta tramite i social. Avrei preferito essere contattata e organizzare un incontro". A dirlo é il sindaco novatese Daniela Maldini, in relazione alla lettera di protesta scritta dai genitori dei bambini che frequentano la scuola materna paritaria Maria Immacolata di via Cascina del Sole.

Il motivo della protesta riguarda la comunicazione, ricevuta da don Maurizio, relativa alla chiusura della scuola in data 30 giugno. Il Comune di Novate ha in programma di abbattere la struttura della scuola materna Andersen di via Brodolini e, in attesa di costruire la nuova struttura, utilizzerà la struttura della materna Maria Immacolata per una paio di anni. "Dopo 55 anni e con dolore, il Consiglio degli affari economici della parrocchia dei SS. Gervaso e Protaso è arrivato alla decisione della chiusura, motivata dal disavanzo perdurante dalla chiusura del nido, peggiorato a seguito della riduzione delle sezioni della scuola da tre a due. Comprendiamo che questa decisione possa apparire dolorosa agli occhi della comunità ma il disavanzo economico é molto e ci sono poche iscrizioni", spiegano dalla parrocchia.

"È una scelta che la parrocchia valutava da diverso tempo. Dall’altro lato ci siamo messi alla ricerca da diverso tempo, di una struttura per garantire la continuità scolastica ai bambini. Sottolineo che gli iscritti alla materna Maria Immacolata e alle insegnanti, é stato garantito il posto nella altre due scuola paritarie di Novate, la Giovanni XXII e la Sacra Famiglia. Sono rimasta molto male dalla scelta di pubblicare una lettera con degli attacchi forti, soprattutto a don Maurizio, e che non è stata inviata al Comune. Ho sempre dato la mia disponibilità ad incontrare le persone", spiega il sindaco Daniela Maldini.

"Non abbiamo avuto tempo - si legge nella lettera dei genitori - di trovare soluzioni alternative coinvolgendo l’amministrazione comunale, per fare chiarezza in quella che ci viene presentata come un’impossibile convivenza tra bambini coetanei fra loro, ma alcuni di serie A ed altri di serie C, quelli che devono lasciare il campo libero per far giocare gli altri. La chiesa ha fatto un rifacimento costato molte decine di migliaia di euro alla stessa parrocchia che oggi chiude l’esperienza dell’asilo, ritenuta troppo costosa, e fa cassetto grazie alla cessione, affitto al Comune".