DAVIDE FALCO
Cronaca

Scampato alla morte a Novate: “Maksim mi ha detto: mai più in quella casa”

Il suo compagno le ha quasi ucciso il figlio 18enne, lo choc di Olga: “Non accettava i miei due ragazzi. Ma questo? Il nostro mondo è crollato”. Convalidato l’arresto per l’uomo. Il giovane intanto migliora in ospedale

Maksim, 18 anni compiuti il 1° ottobre, con mamma Olga, 39enne Il ragazzo è ancora ricoverato al Niguarda

Maksim, 18 anni compiuti il 1° ottobre, con mamma Olga, 39enne Il ragazzo è ancora ricoverato al Niguarda

Maksim ha ripreso a parlare. «Mi ha subito chiesto se stessi bene e perché l’uomo che ho scelto ha cercato di ucciderlo. Ha detto che non vuole più tornare in quella casa». E il racconto di Olga torna a sabato notte. «È tutto così strano, mi sono resa conto di come le cose possano cambiare da un giorno all’altro. È una situazione difficile da gestire e continuo a pregare per mio figlio. Sabato notte è nata una lite tra me e il mio compagno che, dopo avere urlato, ha alzato le mani. L’altro mio figlio 15enne, accortosi di quanto stava succedendo, è corso fuori di casa per cercare il fratello maggiore, Maksim. Era in auto con amici, stava festeggiando i suoi 18 anni, compiuti il primo ottobre. Allarmato, è tornato subito a casa con alcuni amici, che avevano sentito la telefonata, è salito nell’appartamento per capire cosa stesse succedendo. Si era svegliata anche la nostra bambina di sei anni. Maksim ha preso le mie difese. Poi la lite è degenerata, i ragazzi sono scesi in cortile e il mio compagno ha prima sparato un colpo di pistola a Maksim e poi l’ha colpito in testa. Non sapevo neanche avesse un’arma, è stato uno choc».

Olga viveva con l’uomo e la mamma di lui da una dozzina di anni. Tre anni fa l’arrivo dei due figli dall’Ucraina. «Sua mamma è andata via e siamo rimasti io, lui, nostra figlia e i miei due figli. A lui non piaceva questa situazione. Non sempre andava d’accordo con i miei due ragazzi, ma mai avremmo pensato potesse succedere una cosa così grave. Io mi fidavo. Ora i miei figli non vogliono più vivere in quella casa. Hanno le immagini di quella sera in testa. Ora dovrò cercare di cambiare casa, per tanti motivi e il prima possibile», continua Olga.

Ma anche il lavoro è un problema. La donna in questi giorni è sempre in ospedale per stare vicino al figlio, la sua paura è di non riuscire a portare avanti la famiglia col suo stipendio part-time. Alcune associazioni del territorio si stanno organizzando per aiutarla nella spesa o con una raccolta fondi. Nel frattempo è arrivata sua madre, per stare con i due figli minorenni. «Non mi spiego come sia potuto succedere. Ha cercato di uccidere mio figlio e mi è caduto il mondo addosso».