NICOLA PALMA
Cronaca

Nuova ipotesi sull'incidente tra TMax e Giulietta: contatto avvenuto prima dell'incrocio

La relazione finale della polizia locale suggerisce che il contatto tra TMax e Giulietta sia avvenuto prima dell'incrocio, cambiando gli scenari dell'indagine.

I rilievi della polizia locale nella notte del 24 novembre in via Quaranta

I rilievi della polizia locale nella notte del 24 novembre in via Quaranta

Il riflesso delle luci sull’asfalto. Uno scostamento improvviso dei riflessi, come se i fari abbiano assecondato un altrettanto repentino spostamento dei veicoli. Il TMax e la Giulietta vicinissimi. È la ricostruzione che alimenta un’ipotesi alternativa rispetto a quella emersa in queste settimane: probabilmente lo scooter guidato da Fares Bouzidi e la macchina del Radiomobile si sono sì toccati, ma non negli istanti immediatamente precedenti allo schianto (o almeno non solo), bensì prima dell’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta. Quindi a diversi metri di distanza dal punto in cui il motorino e la gazzella dei carabinieri sono finiti fuori strada, con la tragica morte di Ramy Elgaml.

La pista investigativa emerge dalla relazione finale sull’incidente, depositata dalla polizia locale agli atti dell’indagine per omicidio stradale coordinata dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini. Una pista che, se corroborata dalla perizia del consulente della Procura Domenico Romaniello (in programma stamattina i rilievi sui mezzi sequestrati in una sede dei vigili), cambierebbe gli scenari, visto che non mette in diretta correlazione l’eventuale impatto con la scivolata del motorino. La sequenza sotto la lente si compone dei frame del filmato registrato da una telecamera installata in via Solaroli e dei disegni planimetrici che hanno collocato i veicoli in via Ripamonti prima che entrassero nella visuale dell’occhio elettronico. Dopo l’incrocio con via Pasinetti, la Giulietta scarta a sinistra per superare una macchina che procede a bassa velocità e si ritrova vicinissima al TMax, sulla carreggiata di via Ripamonti direzione centro (quindi contromano rispetto al corretto senso di marcia). Sono le 4.03 e 37 secondi: i disegni mostrano che l’auto e lo scooter sono quasi affiancati, col TMax leggermente avanti. L’ipotesi è che il contatto possa essere avvenuto proprio in quel momento. Un urto paragonabile a una strisciata, seppur ad alta velocità. Un urto che potrebbe aver lasciato le tracce rilevate sulla carrozzeria del motorino: sottili segni di vernice poco sopra la pedalina destra e una scalfittura della staffa della marmitta, sollevata verso l’esterno.

Un urto che si può desumere pure dal fascio di luci proiettato sull’asfalto, ripreso dalla telecamera: l’analisi frame per frame mostra uno spostamento dei riflessi, come se ci sia stato qualcosa che abbia provocato una piccolissima deviazione per pochissimi istanti. Alle 4.03 e 38 secondi, il TMax e la Giulietta sbucano dall’angolo: si nota lo scooter ancora in equilibrio, che alle 4.03 e 39 secondi imposta la curva a sinistra, con la gazzella alle calcagna. Almeno fino alla prima metà dell’attraversamento pedonale, si vede chiaramente che c’è “luce” tra i veicoli: non sono così vicini da potersi toccare. La curva non viene completata, perché il motorino prosegue dritto sulle strisce, per poi scivolare davanti alla Giulietta in frenata: il motorino termina contro il cordolo di un’aiuola una folle corsa iniziata otto chilometri prima in viale Monte Grappa, mentre la gazzella abbatte il palo del semaforo d’angolo.