La M4, la nuova metropolitana di Milano, è finalmente realtà: con le prime sei fermate, 5,4 chilometri di linea collegano in 9 minuti l’aeroporto di Linate a piazzale Dateo. Il prossimo giugno i treni arriveranno a San Babila (in 14 minuti), nel cuore della città, ed entro il 2024 al capolinea San Cristoforo completando il collegamento da est a ovest. Trenta minuti per percorrere 15 chilometri attraverso 21 stazioni, con treni “automatici“, senza conducente, che nelle ore di punta passeranno ogni 90 secondi. Una volta a pieno regime, la “Blu“ sarà in grado di trasportare 24mila persone all’ora per ciascuna direzione di marcia, 600 su ciascun treno; 86 milioni di passeggeri all’anno. E l’intera intera rete metropolitana cittadina raggiungerà 118 chilometri complessivi. Ieri grande festa per l’inaugurazione, che proseguirà anche oggi con viaggi gratuiti per tutti coloro che vorranno sperimentare la nuova tratta. L’opera è stata commissionata dal Comune di Milano e realizzata dalla società mista concessionaria M4, incaricata della sua progettazione, costruzione e gestione e partecipata da un raggruppamento di soci privati guidato da Webuild.
«Ringrazio tutti i cittadini per la pazienza che hanno avuto perché sono stati anni e anni di lavori e capisco i disagi. Ma quello che vediamo oggi è all’altezza di Milano", parole del sindaco Giuseppe Sala, affiancato durante la cerimonia d’inaugurazione da Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ("A breve – ha annunciato – partiranno i cantieri per la ripartenza della Pedemontana che contribuirà ad alleggerire il traffico su Milano") e dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Ora si va avanti, "sono in programma i lavori per realizzare altre metropolitane, il prolungamento fino a Monza e la linea 6, che riteniamo sarà l’ultima per Milano", ha proseguito il sindaco.
Viaggi gratuiti fino a stasera. Ma presto, anche se non è stata ancora indicata una data, ci sarà l’aumento dei costi dei biglietti per i mezzi Atm per far fronte all’adeguamento Istat. Un ritocco all’insù che potrebbe essere di 20 centesimi su tutti i ticket (l’ordinario oggi costa 2 euro) ma che non riguarderà gi abbonamenti. "Probabilmente andremo in questa direzione – ha confermato l’assessora alla Mobilità del Comune Arianna Censi – in ragione dell’adeguamento Istat, però il lavoro che stiamo facendo è armonizzare il più possibile gli abbonamenti, sollecitarli, anzi incrementarli e aiutare i cittadini milanesi". Ancora: "Faremo una valutazione complessiva su come costruire sistemi tariffari che aiutano i cittadini metropolitani a muoversi secondo i criteri di sostenibilità e diciamo che carichiamo di più sul biglietto ordinario che a quel punto utilizzeranno solo i fruitori molto saltuari del trasporto pubblico locale".