LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Nuova patente a punti contro gli infortuni, la rabbia degli artigiani lombardi: “Solo burocrazia in più, i morti non caleranno”

Dal 1° ottobre scatta l’obbligo per 144mila imprese in Lombardia. Pubblicato il regolamento, le richieste solo tramite il sito dell’Ispettorato. “Siamo preoccupati, si rischia il blocco”

Il luogo dell’ultimo incidente mortale sul lavoro in Lombardia, a Castrezzato nel Bresciano. Da inizio anno la provincia di Brescia conta 28 vittime "di lavoro"

Il luogo dell’ultimo indicente mortale sul lavoro in Lombardia a Castrezzato nel Bresciano Da inizio anno la provincia conta 28 vittime

Milano, 27 settembre 2024 – ​​​Martedì primo ottobre. Per chi lavora nei cantieri è una data da cerchiare sul calendario. Scatta l’obbligo della patente a punti, voluta dal Governo nel tentativo di frenare l’emergenza infortuni dopo un anno - il 2023- che in Lombardia si era chiuso con 5.493 incidenti denunciati all’Inail solo nel settore costruzioni. Anche l’ultimo passo formale, la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta ufficiale, è stato fatto: la patente è a tutti gli effetti legge. Le imprese dovranno richiederla attraverso il sito internet dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl). Spetterà al rappresentante legale o al lavoratore autonomo accompagnare la domanda con una serie di documenti tra cui l’iscrizione alla Camera di Commercio, il documento unico di regolarità contributiva (Durc) e fiscale (Durf), il documento di valutazione dei rischi (Dvr), e l’adempimento degli obblighi formativi. La patente a punti sarà rilasciata in forma digitale con un tesoretto di 30 crediti iniziale. Sarà obbligatoria per 832.500 imprese che ruotano attorno alla casa: edili, imbianchini, piastrellisti, elettricisti, termoidraulici, ascensoristi, falegnami, serramentisti, fabbri, lattonieri, carpentieri. Senza non potranno lavorare nei cantieri. 

Il dato regionale: la Lombardia in prima fila

La regione con più attività che dovranno assolvere al nuovo obbligo è la Lombardia. Si tratta di 144.029 società, secondo i dati di Unioncamere-Infocamere-Movimprese elaborati dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre: 80.638 sono imprese individuali, 47.340 società di capitali, 13.224 società di persone a cui si aggiungono poco più di 2.800 tra cooperative e consorzi. “Non è uno strumento utile a ridurre la mortalità e l’incidentalità sul lavoro. Dobbiamo essere sinceri e non alterare la verità dei fatti: si tratta di un onere puramente burocratico, che non produrrà più sicurezza sul lavoro ma più adempimenti e più carta – attacca Giovanni Bozzini, presidente Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato) Lombardia –. Siamo perplessi: le imprese, infatti, entro il 31 ottobre dovranno inviare una pec all’Ispettorato del lavoro contenente una serie di autocertificazioni per il nuovo sistema”.

Secondo la Confederazione, la procedura interesserà circa 90mila artigiani in Lombardia. “Non esiste nulla di pronto, nemmeno l’infrastruttura telematica – afferma Stefano Binda, segretario di Cna Lombardia –. Bisogna ricondurre urgentemente il confronto sulla sicurezza del lavoro entro i binari della realtà: cosa serve davvero per lavorare in sicurezza, infrastrutture, dispositivi, cultura e formazione sia sul versante datoriale sia sul versante dei lavoratori. Parliamo di cose vere e concrete, non strumenti solamente burocratici”. La proposta che arriva dagli artigiani è “una legge per l’accesso alla professione edile” sottolinea Paolo Panciroli, responsabile Cna Costruzioni Lombardia. “Si tratta di selezionare imprese qualificate e di basare il mercato su effettivi meccanismi che innalzano la qualità delle opere e del lavoro, non di gravare sui piccoli imprenditori con oneri realmente inutili”. 

Costruttori preoccupati

Preoccupazioni filtrano anche dai costruttori. “Si è arrivati troppo a ridosso della scadenza del primo ottobre – afferma Luca Fabi, presidente di Ance Lecco Sondrio –. A oggi non abbiamo ancora indicazioni né sull’operatività del portale che dovrà permettere a imprese e lavoratori autonomi di presentare la domanda di rilascio della patente, né sulle modalità del suo utilizzo e della sua gestione. E soprattutto, una volta avviato, sarà fondamentale che il portale dell’Inail si dimostri in grado di saper far fronte alle centinaia di migliaia di istanze che saranno presentate. Viceversa il rischio è che si arrivi a un blocco operativo per tutti i cantieri privati, con forti ripercussioni sulle imprese”.