Migliavacca*
Se da un lato alcuni enti locali e i colossi assicurativi si stanno muovendo per colmare il vuoto normativo del nostro Paese in tema di sicurezza antincendio, tre anni dopo il tragico epilogo che ha interessato la Torre dei Moro di via Antonini siamo ancora lontani da una regolamentazione stringente che vieti l’utilizzo di isolanti combustibili per le facciate degli edifici. Se Francia e Regno Unito e diversi Paesi dell’Est hanno vietato l’uso di materiali plastici sugli edifici oltre una certa altezza in seguito a tragedie analoghe a quella milanese, la regolamentazione italiana in tema di sicurezza antincendio - nonostante un parziale aggiornamento nel 2022 - resta tra le più permissive in Europa.
La filiera del mondo immobiliare, dai progettisti e costruttori ai proprietari e inquilini, ma soprattutto le istituzioni dovrebbero promuovere il messaggio trasversale di un’inderogabilità di nuove norme che prevengano incendi di edifici e cantieri come quello della Torre dei Moro grazie all’uso di materiali incombustibili nel costruito. Le case devono essere sicure, vietare l’uso di materiali combustibili negli edifici alti e sensibili significa minimizzare i rischi di propagazione dell’incendio e limitare l’emissione di fumi tossici, garantendo benessere degli occupanti e integrità degli immobili.
*Business Unit Director
di Rockwool Italia