Milano – Entro la primavera Milano avrà almeno 336 taxi in più. È questo il primo esito del concorso straordinario indetto dal Comune per rinfoltire la flotta delle auto pubbliche, finora ferma a 4.855 mezzi.
Le nuove licenze messe in palio dall’amministrazione comunale erano 450, divise in quattro tipologie: la licenza ordinaria, la licenza per le auto adibite al trasporto di persone con disabilità, la licenza per svolgere il servizio nelle ore serali, notturne e nei finesettimana almeno per i primi 5 anni e, infine, la licenza che unisce il trasporto delle persone con disabilità e la turnazione serale, notturna e nel week-end. Ad ogni licenza corrisponde un prezzo diverso: per quella ordinaria è di 96.500 euro, per il trasporto disabili è di 77.200 euro, per la licenza serale e notturna è di 67.550, mentre per la licenza che unisce disabilità e turnazione serale, notturna e festiva è di 57.900 euro.
Quanto alle licenze ordinarie, sulle 300 a disposizione, quelle immediatamente assegnabili sono 247: tanti sono stati i promossi alla prova. Obiettivo quasi centrato, in questo caso. Quanto alle licenze per il trasporto di persone con disabilità è andata decisamente peggio: per ora risultano assegnabili solo 13 licenze sulle 50 a disposizione. Vero e proprio boom per le licenze che prevedono l’obbligo di servizio serale, notturno o nel fine settimana per i primi 5 anni: addirittura 235 promossi, quasi il quintuplo dei 50 permessi di guida in palio. Infine la licenza combinata: 26 quelle immediatamente assegnabili sulle 50 in palio. I promossi sono stati 521 su 703 candidati idonei.
Ora scatterà il secondo tempo della procedura. Ai 336 conducenti che hanno già superato l’esame, se ne potranno aggiungere altri. A tutti i candidati è stato infatti chiesto di indicare una seconda tipologia di licenza di proprio interesse, oltre a quella per la quale hanno deciso di concorrere, proprio per rendere comunicanti le graduatorie e poter procedere a ripescaggi. A loro piacendo, alcuni dei promossi potranno essere dirottati da una tipologia di licenza ad un’altra, andando a riequilibrare l’esito dell’esame e la composizione della flotta. I primi conducenti potranno entrare in servizio entro due mesi. L’obiettivo è averli tutti in strada entro la primavera.