"Il 2025 deve essere l’anno della verità per il futuro di San Siro". Il sindaco Giuseppe Sala lo dice convinto, convintissimo, durante il tradizionale brindisi natalizio con i cronisti nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino. San Siro, sì, la croce che il primo cittadino si porta addosso quasi tutti i giorni. "Perché al bar è una delle prime cose che i milanesi mi chiedono", ammette sorridendo.
Il momento della verità per il destino del Meazza si avvicina. "A parte il vincolo sul secondo anello che scatterà ad ottobre – premette Sala –, se non riusciamo a raggiungere un accordo con Milan e Inter entro le vacanze estive non credo che riusciremo più a farlo nel corso del mio mandato (che scade nel maggio del 2027, ndr). Non a caso ci stiamo lavorando con intensità. Sono più ottimista rispetto ai mesi scorsi. Per arrivare a luglio con un’intesa, però, entro marzo dobbiamo avere dalle due società una conferma del nuovo piano economico e finanziario. Se ci sarà questo passaggio, potremmo arrivare all’accordo entro l’estate. Un accordo che non riguarda solo il nuovo stadio ma la Grande Funzione Urbana San Siro e ciò rende l’operazione più complessa".
Già, perché oltre a realizzare un nuovo stadio nel parcheggio e nel parco dei Capitani di fianco al Meazza, i due club vorrebbero anche rifunzionalizzare l’attuale impianto prevedendo spazi commerciali, verde e il Museo rossonerazzurro. Sala ammette che di recente non ha avuto contatti con i vertici delle società, "ma il direttore generale del Comune, Christian Malangone, ha un rapporto continuo con loro. Le critiche dei residenti sul progetto di Milan e Inter? Tra le indicazioni che stiamo dando per realizzare il nuovo stadio c’è quella di avere soluzioni efficaci per l’insonorizzazione".
Il sindaco aggiunge che il 2025 potrebbe essere "decisivo" anche per il futuro dell’area dell’ippodromo La Maura: "La società privata (F3A, ndr) che ha una prelazione sull’area deve esercitarla entro dicembre, a meno che l’attuale proprietario dell’area, Snaitech, decida di rinnovare questa prelazione, una mossa che troverei strana. Se quella prelazione sarà esercitata, il Comune, a sua volta, potrà esercitare una prelazione su una parte della Maura. Entro la primavera, dunque, la questione del futuro dell’area troverà una definizione, positiva o meno per il Comune. Confermo che noi siamo in condizione di acquistare la Maura", un investimento da 20 milioni di euro. Sala, infine, fa sapere ai residenti "che nel 2025 e 2026 ci saranno concerti alla Maura. Ma dopo sarebbe sbagliato continuare a farli lì. Anche perché dal 2026 in poi Milano potrà contare sull’Arena di Santa Giulia".