Milano, 27 settembre 2023 - Il nuovo stadio del Milan potrebbe sorgere a San Donato Milanese. Un'ipotesi concreta che ha preso corpo oggi: la società Sportlifecity, infatti, ha presentato al comune la documentazione per la richiesta di variante al Piano Integrato di Intervento relativo al comparto San Francesco. La richiesta conferma quindi l'interesse del Milan per realizzare a San Donato Milanese il proprio stadio per il dopo San Siro.
I numeri
L’intervento urbanistico di 108.000 metri quadrati di superficie lorda, comprende un moderno stadio sul modello di altre grandi società di vertice del calcio mondiale, con una capienza di 70.000 posti e altre funzioni che ospiteranno strutture alberghiere, di intrattenimento e commerciali. “Un progetto innovativo e ambizioso – prosegue la nota – , ma totalmente coerente con le quantità progettuali e le destinazioni d'uso già previste su quell'area. Il Club ha incaricato “Caa Icon”, società internazionale leader nel settore del project management e strategic advisory, di guidare la realizzazione del progetto, mentre “Manica”, tra i più importanti studi di architettura al mondo, sarà il Design Architect incaricato di sviluppare il masterplan del nuovo stadio e dell’intero distretto per l’intrattenimento.
Nuova mobilità
Obiettivo della proposta è una valorizzazione significativa dell’area, che potrebbe così beneficiare di un suo sviluppo sostenibile integrato, grazie a una serie di interventi migliorativi di urbanizzazione che includono: la creazione a Sud di una nuova “Porta di Milano”; la connessione (Est-Ovest) di San Donato verso l’Abbazia di Chiaravalle e i suoi parchi; una più facile fruibilità e servizi per il Parco Sud; un’ordinata accessibilità al possibile futuro sito. La proposta è studiata per creare uno snodo infrastrutturale unico sul territorio (ferrovia, metro, autostrade), su un’area urbanizzata con Piano Integrato di Intervento (P.I.I.) già approvato. In particolare, un fattore chiave nell’impegno ad assicurare una mobilità sostenibile e dei trasporti pubblici prevede interventi migliorativi sulla rete infrastrutturale esistente, che andrebbero a coinvolgere la stazione ferroviaria, quella metropolitana e la rete viaria, come un nuovo sistema di percorsi pedonali e ciclabili.
Impianto all’avanguardia
Il progetto intende posizionarsi come il più sostenibile d’Italia e tra i più sostenibili d’Europa, attraverso l’ottenimento della certificazione LEED Gold, l’utilizzo di soluzioni ad alto risparmio energetico e di generazione di energia rinnovabile, ma anche all’implementazione di sistemi per il recupero delle acque. Sarà altresì un riferimento per accessibilità – assicurando ai suoi tifosi con disabilità la possibilità di assistere ai match in sicurezza e da ogni settore. A garantire un’esperienza confortevole ed emozionante ai tifosi contribuiranno le sedute spaziose, la vicinanza degli spalti al campo da gioco, l’ampia offerta di servizi e di food & beverage. Insieme allo stadio, l’ipotesi progettuale prevede di ospitare il Museo del Club, un Milan store, i nuovi headquarter rossoneri, un hotel e un distretto per l’intrattenimento, nonché un Energy Center per la produzione di energia sostenibile
Scaroni: “Sarà uno stadio fra i migliori al mondo”
“Da quattro anni, abbiamo intrapreso un percorso per dotare il nostro Club di uno stadio fra i migliori al mondo – ha detto Paolo Scaroni, presidente di AC Milan – uno stadio capace di accompagnarci verso un futuro vincente e sostenibile. Quello di oggi rappresenta uno step preliminare nell’evoluzione di questo percorso, ma è anche un’ulteriore testimonianza dell’impegno della nostra proprietà per garantire al Milan una crescita continua, dentro e fuori dal campo”.
Il sindaco: “È un giorno importante”
"È un giorno importante che ci pone di fronte a decisioni, quali esse siano, che avranno comunque un impatto sul futuro della nostra città. Viene depositato ufficialmente un progetto che può rappresentare, non solo per San Donato, una sfida e un'opportunità di sviluppo, lavoro e crescita sociale - afferma il sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri -. Adesso, dopo che la società Sportlifecity ha formalizzato la scelta su San Donato per il dopo San Siro, inizia il nostro lavoro come amministrazione. Si valuteranno con attenzione i contenuti progettuali per una prima verifica di fattibilità legata all'avvio dell'iter procedurale. Come già affermato in molte occasioni, verificata la percorribilità dell'operazione urbanistica presentata, studieremo e metteremo in campo tutti gli strumenti per garantire il coinvolgimento del Consiglio Comunale, dei cittadini, delle associazioni e dei partiti politici su una scelta che dovrà sapere mettere al centro l'interesse pubblico di un'operazione che ha l'ambizione di far cogliere alla nostra città una grande opportunità di rilancio e attrattività dei prossimi anni”.
Iter condiviso
Il primo cittadino punta a coinvolgere nell’iter anche Regione Lombardia, Città Metropolitana, Città di Milano e i Comuni confinanti, oltre a Ferrovie, Metropolitana Milanese, Autostrade per l'Italia e Parco Agricolo Sud Milano, che sono tutti parte delle scelte che incideranno sul successo di un progetto così storico e ambizioso. “Questa partita - ha concluso Squeri - è un'impresa che può essere realizzata solo con la partecipazione di tutti, nessuno escluso".
Parco agricolo boccia il progetto
Il progetto del nuovo stadio del Milan a San Donato non piace al consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, che ha votato all'unanimità una mozione che esprime parere preventivo negativo rispetto alla richiesta di costruzione di grandi impianti sportivi, compresi i servizi connessi. A presentare il documento è stato il consigliere Renato Aquilani. Il parere negativo riguarda le aree all'interno del Parco Agricolo, con particolare attenzione e rilievo per quanto riguarda gli spazi adiacenti all'area San Francesco, sita nel Comune di San Donato Milanese, in un contesto verde in prossimità dell'abbazia di Chiaravalle e quella di Viboldone. Proprio l'area su cui il Milan vorrebbe costruire il suo nuovo stadio. Il presidente del Parco Agricolo, Daniele Del Ben, ha commentato: "Ho ritenuto opportuno esprimermi a favore di questa mozione perché ritengo che si debba dare un segnale forte rispetto ad eventuali operazioni in contrasto con le finalità contenute nella legge istitutiva del Parco Agricolo Sud Milano, un polmone verde che fornisce ossigeno all'intera area metropolitana".