MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Occupato il liceo Severi Correnti: l’assemblea, poi niente lezioni e striscione appeso tra i fumogeni

L’azione in via Alcuino prima delle 8. I ragazzi: “Basta divisioni tra gli indirizzi”. La preside ha denunciato. Sul posto la polizia, nessuna tensione e cancelli aperti. È la seconda scuola superiore invasa nel 2025

Lo striscione appeso ieri pomeriggio, visibile da via Leon Battista Alberti

Lo striscione appeso ieri pomeriggio, visibile da via Leon Battista Alberti

Milano, 20 febbraio 2025 –  “Severi Correnti occupato”. Sono le 13.40 di ieri quando tre ragazzi con i volti coperti da cappucci e scaldacollo salgono sul tetto di una palazzina della scuola superiore di via Alcuino, tra CityLife e corso Sempione, e appendono lo striscione con il messaggio visibile da via Leon Battista Alberti; momento suggellato dall’accensione di due fumogeni.

“Abbiamo fatto un’assemblea: quella di occupare è stata una decisione presa dagli studenti, senza firme di collettivi o altro” spiega uno di loro che si avvicina al cancello. Una docente, all’uscita, conferma che non ci siano state le lezioni mentre il personale amministrativo ha potuto lavorare regolarmente. Stando a quanto ricostruito dal Giorno, l’occupazione è scattata poco prima dell’apertura della scuola. Alle 8 è intervenuta una Volante del Commissariato Sempione, poi anche la Digos. A quanto pare, un gruppo di una quindicina di giovani con gli scaldacollo alzati sui volti (e poi abbassati) ha spiegato che l’intenzione era quella di fare un’assemblea dentro l’istituto, il cui esito è stato quello di procedere con l’occupazione. Non ci sono stati disordini, l’ingresso principale era aperto così come quello di via Giovanni Da Procida.

L’occupazione, stando a quanto spiegato dai ragazzi, dovrebbe terminare oggi pomeriggio. Intanto la dirigente scolastica ha denunciato l’azione. In serata, le motivazioni degli studenti sono state rese note in un post sulla pagina Instagram “Occupazione Severi Correnti“: “I motivi sono vari ma quello più urgente è la divisione tra gli studenti – si legge –. Ogni anno aumenta visibilmente la divisione tra chi frequenta l’istituto tecnico e chi il liceo. Nella scuola si riflettono gli stessi meccanismi di oppressione sistemici che vediamo nella realtà là fuori: il reddito, la zona di provenienza...”. “Dall’inizio di quest’anno si sono verificati episodi di razzismo, fascismo ed islamofobia sia verbalmente e sia attraverso scritte sui muri e sticker. Il nostro istituto fa una divisione tra studenti di serie A e B”.

Lo scorso anno, il Severi Correnti era stata la prima scuola milanese occupata: era l’alba del 30 gennaio 2024. Non un’occupazione come tante, perché ci furono danni poi quantificati in 70mila euro e conseguenti sanzioni disciplinari. Fu un caso. Con tanto di visita del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Nel 2025, il primato dell’occupazione va invece al liceo Manzoni, invaso dagli studenti lo scorso 10 febbraio per vivere la scuola “come spazio propriamente libero – avevano fatto sapere i promotori in un comunicato, tra le motivazioni –, in cui viene meno la dimensione della prestazione, della competizione, della prevaricazione, lasciando il posto alla collaborazione tra pari”.